Pedemontana veneta, incubo traffico in Friuli: già fino a 22mila passaggi al giorno

L'allarme delle categorie: "Nasceranno ingorghi difficili da gestire"

Giovedì 29 Dicembre 2022 di Marco Agrusti
Pedemontana, incubo traffico in Friuli: fino a 22mila passaggi al giorno
6

La stima è congiunta tra Veneto e Friuli: ce l’hanno tra le mani sia i tecnici dei rispettivi servizi viabilità che le categorie economiche e produttive. Il 2023 sarà un anno dalla doppia faccia: a nemmeno troppi chilometri dal Friuli Venezia Giulia si completerà il progetto autostradale più importante dopo la realizzazione del passante di Mestre. Dallo stesso giorno, al di qua del confine, ci si aspetterà un’iniezione di traffico in grado di paralizzare strade già vecchie e stressate. La Pontebbana, ma non solo.
L’impatto è previsto anche sulla viabilità ordinaria e sull’autostrada A28, arteria a due corsie non abituata - tranne che nei periodi estivi da bollino nero, quando si attiva il bypass dell’A4 - alla gestione di un flusso così importante di mezzi.

La “responsabile” della rivoluzione sarà la Pedemontana veneta, oggi ancora monca ma in grado di far crescere del 20 per cento il traffico in provincia di Pordenone e di riflesso in Friuli Venezia Giulia.

LE STIME
Si deve partire dai numeri che ci sono già. Da quando è stato aperto il primo tratto della nuova Pedemontana veneta, il flusso di veicoli è già arrivato a raggiungere picchi di 22mila veicoli al giorno, con una media di circa 18mila mezzi sull’arco delle 24 ore. Entro marzo è previsto il completamento dell’opera ad Est, consistente nel collegamento tra la nuova Pedemontana e l’autostrada A27 nei pressi di Treviso Nord. Da quel momento, secondo le stime, le conseguenze dell’opera stradale veneta si sentiranno anche in Friuli Venezia Giulia, perché sarà molto più semplice e rapido raggiungere la nostra regione dalla “porta” dell’A28. Un passaggio che diventerà preferibile per migliaia di mezzi (anche pesanti) rispetto a quello che oggi prevede invece la percorrenza della rete più vicina alla costa, quella che fa perno sulla martoriata A4.

I TIMORI
Il primo effetto generato dalla Pedemontana veneta completa si sentirà sull’A28. La crescita prevista oscilla tra i 5mila e i 10mila veicoli al giorno lungo le due corsie che da Conegliano portano a Portogruaro. Ma secondo le previsioni il traffico non raggiungerà Portogruaro. La principale preoccupazione, infatti, riguarda l’impatto della Pedemontana veneta a partire dal nodo di Pordenone-Fiume Veneto, dove l’autostrada punta verso Sud lasciando il territorio al “comando” delle statali. 
Le stime sono arrivate anche sulla scrivania del presidente dell’Interporto di Pordenone, Silvano Pascolo. E se da un lato ci si troverà di fronte a un’opportunità da sfruttare - e se ne parlerà nella pagina a fianco - dall’altro si rischierà di veder saltare la viabilità ordinaria già messa in ginocchio dai mezzi pesanti che “boicottano” la A23 per solcare il Friuli accorciando il tragitto. «La previsione - spiega ad esempio Pascolo - ci dice che avremo un imbottigliamento del traffico difficile da gestire subito dopo la viabilità pordenonese». Si parla ad esempio del nodo di Pian di Pan, dove si prevede che dal raccordo proveniente dall’A28 i veicoli “nati” sulla Pedemontana veneta finiscano sulla Pontebbana. «E qui finiranno le nostre speranze - allarga le braccia Pascolo -, perché per noi sarà un handicap molto importante. E un intasamento del genere non giova». 
Il ruolo della Pedemontana veneta comprende per sua stessa natura anche la nostra regione. L’infrastruttura, infatti, non è pensata solo per la zona Ovest della provincia di Treviso oppure per una porzione della provincia di Vicenza. Si tratta in realtà di un’alternativa credibile all’A4 per raggiungere i confini di Stato con la Slovenia e l’Austria. A questo appuntamento, che diventerà reale soltanto tra qualche mese, il Friuli Venezia Giulia si presenterà molto probabilmente pesantemente impreparato.

Ultimo aggiornamento: 17:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci