SAN VITO - Disagi per il traffico ieri, di primo mattino, e lunghe code, a causa della sbarra divelta al passaggio a livello di viale del Tramonto. Difficile pensare che sia stato il maltempo a farla cadere, perchè ci sarebbero dovute essere raffiche di vento da tempesta. È più facile ipotizzare che sia stato un incidente causato da qualche automobilista o camionista. Il risultato è che la sbarra è crollata e il sistema automatico della linea ferroviaria Casarsa-San Vito-Portogruaro si è attivato, sicchè le sbarre nei vari passaggi a livello sono rimaste abbassate. Così è successo non solo in viale del Tramonto, ma anche a Fabbria e in via Veritte a Prodolone e di conseguenza si sono formate lunghe code: si è dovuto aspettare quasi un'ora per la riapertura delle sbarre e il relativo transito dei mezzi. Ad intervenire dopo avere ricevuto diverse chiamate, sono stati i vigili del fuoco del distaccamento di San Vito, i quali sono stati impegnati per circa un'ora per ripristinare la situazione, con buona pace per il traffico.
Questo episodio riaccende i riflettori su un problema annoso per la cittadina, che si rinnova in realtà molto più spesso di quanto si pensi, in particolare al mattino, nella fascia oraria che va dalle 7 alle 8 circa, per il transito di più convogli ferroviari. Quando le sbarre di abbassano più volte e ci si mette di mezzo il brutto tempo, le code di auto sono la normalità e non è raro vedere che il serpentone di mezzi si formi in viale del Tramonto e arrivi a lambire Madonna di Rosa. Non solo: è anche successo che siano rimasti bloccati in coda, pure i mezzi di emergenza come ambulanze e autobotti dei vigili del fuoco. Sui passaggi a livello ferroviari è stato scritto e detto molto, e la vicenda è sbarcata anche in consiglio regionale con delle interrogazioni come quella di Mara Piccin. Rimane il fatto che i disagi lamentati da anni nel Sanvitese persistono con il risultato che la cittadina risulta tagliata in due dalla linea ferroviaria. E trovarsi in code chilometriche per molti significa arrivare in ritardo al lavoro o dover compiere (se possibile, considerando la destinazione) lunghe deviazioni sino alla strada statale 13 Pontebbana. Da anni, a fronte del problema, si sente parlare di possibili soluzioni, come per esempio un sovrappasso o un sottopasso in viale del Tramonto a San Vito, la strada dove maggiormente nascono i disagi, ma finora non ci vedono soluzioni concrete all'orizzonte.
E.M.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ultimo aggiornamento: 16:34
© RIPRODUZIONE RISERVATA Questo episodio riaccende i riflettori su un problema annoso per la cittadina, che si rinnova in realtà molto più spesso di quanto si pensi, in particolare al mattino, nella fascia oraria che va dalle 7 alle 8 circa, per il transito di più convogli ferroviari. Quando le sbarre di abbassano più volte e ci si mette di mezzo il brutto tempo, le code di auto sono la normalità e non è raro vedere che il serpentone di mezzi si formi in viale del Tramonto e arrivi a lambire Madonna di Rosa. Non solo: è anche successo che siano rimasti bloccati in coda, pure i mezzi di emergenza come ambulanze e autobotti dei vigili del fuoco. Sui passaggi a livello ferroviari è stato scritto e detto molto, e la vicenda è sbarcata anche in consiglio regionale con delle interrogazioni come quella di Mara Piccin. Rimane il fatto che i disagi lamentati da anni nel Sanvitese persistono con il risultato che la cittadina risulta tagliata in due dalla linea ferroviaria. E trovarsi in code chilometriche per molti significa arrivare in ritardo al lavoro o dover compiere (se possibile, considerando la destinazione) lunghe deviazioni sino alla strada statale 13 Pontebbana. Da anni, a fronte del problema, si sente parlare di possibili soluzioni, come per esempio un sovrappasso o un sottopasso in viale del Tramonto a San Vito, la strada dove maggiormente nascono i disagi, ma finora non ci vedono soluzioni concrete all'orizzonte.
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