In stazione un parcheggio sotterraneo per 150 biciclette: «Non è stato mai aperto e mai lo sarà»

Martedì 17 Gennaio 2023 di M.A.
In stazione un parcheggio sotterraneo per 150 biciclette: «Non è stato mai aperto e mai lo sarà»

PORDENONE - Un cittadino poco attento o comprensibilmente non aggiornato su tutto, certamente non lo sa nemmeno. Eppure esiste, sotto terra, al buio. Ed è inutilizzato, da sempre. Il bello di tutta la faccenda? Quello spazio, tecnicamente, non lo si potrà mai usare. E si vedrà il perché. Si sta parlando del deposito per le biciclette che si trova nella pancia della stazione degli autobus, di fronte allo scalo ferroviario.

E proprio su questo tema, in un ideale viaggio nell'abbandono, l'amministrazione comunale ne ha approfittato per togliersi qualche sassolino in merito a una recente polemica sull'area di fronte alla stazione cittadina.


L'OPERA
«Forse a molti sfugge che a due passi dalla stazione, c'è un parcheggio sotterraneo per le biciclette». Inizia così la puntura del sindaco Alessandro Ciriani. Non serve scavare a lungo tra i ricordi, basta tornare a sette-otto anni fa, quando il vano per le biciclette fu realizzato. Allora a guidare il Comune era l'amministrazione di centrosinistra, motivo in più per accendere una polemica su un tema sentito com'è quello della mobilità. «Ecco - prosegue il primo cittadino di Pordenone - in pochi sanno che quel parcheggio sotterraneo per le biciclette non è mai entrato in funzione. E perché? È stato realizzato sostanzialmente fuori norma. Non può essere utilizzato, lo ha confermato anche l'Azienda sanitaria». Quindi rimane lì, per nessuno, in un'area che attende una profonda riqualificazione dal punto di vista intermodale.


I DETTAGLI
A spiegare come sono andate le cose nel dettaglio è invece l'assessore comunale Cristina Amirante. E anche in questo caso i sassolini volano via lontano. «Quel parcheggio - premette - è di fatto inagibile e soprattutto lo resterà per sempre. È stato eseguito anche un sopralluogo e l'esito è stato questo». Poi l'attacco più diretto, che ora raggiunge quella che è l'opposizione attuale, cioè il Partito democratico. «Ricordo a tutta la cittadinanza - spiega sempre Cristina Amirante - che nel 2013 proprio Nicola Conficoni (oggi leader della minoranza in consiglio comunale, ndr) fece spendere al Comune di Pordenone 45 mila euro, senza prima verificare ad esempio la rampa di accesso e l'ascensore della struttura». La rampa, ad esempio, sarebbe troppo pendente. L'ascensore invece «consentirebbe l'accesso a chiunque, anche senza chiavi o altri sistemi, generando quindi un problema legato alla sicurezza».


I CONTROLLI
L'amministrazione Ciriani, come fanno sapere il sindaco e il suo assessore, una volta insediata decise di proseguire con un sopralluogo di natura tecnica. Una visita a cui parteciparono anche gli esperti dell'Azienda sanitaria del Friuli Occidentale. «Quel sopralluogo, datato 2017 - ricorda ancora Cristina Amirante - ci diede un responso importante e a nostro avviso definitivo: il deposito sotterraneo delle biciclette che si trova al di sotto rispetto alla stazione degli autobus, non può essere sorvegliato». E tutto è legato alle condizioni di lavoro di un eventuale addetto alla vigilanza. «Gli ambienti - precisa l'esponente della giunta Ciriani - non sono agibili per il lavoro. Mancano finestre e luci, non ci sono prese d'aria. Nel novembre del 2013 - termina il suo intervento l'assessore Amirante - venne annunciata l'apertura di uno spazio che conteneva 150 posti per le biciclette. Un'apertura che di fatto non sarebbe mai avvenuta».
 

Ultimo aggiornamento: 18 Gennaio, 16:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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