Ciriani rilancia: un parcheggio interrato in piazza del Popolo

PORDENONE - Sosta a pagamento in città: il 2020 di Gsm, la società partecipata del Comune che ha in capo la gestione dei parcheggi blu a Pordenone, è stato un anno «dagli effetti devastanti». Non lo nasconde l’amministratore unico Antonio Consorti, presente sabato all’inaugurazione del nuovo parcheggio di via Dante. Tutta colpa del Covid-19, che ha limitato la mobilità e gli spostamenti.
IL BILANCIO
«Se guardiamo al 2020 – sottolinea – c’è stato un mese e mezzo di lockdown in cui nessuno si è praticamente mosso da casa. La conseguenza, guardando a Gsm, è che i bilanci ne hanno risentito in maniera pesante. Oggi siamo in zona rossa, è vero, ma è un po’ più morbida rispetto a un anno fa. Molte persone continuano a lavorare in modalità lavoro agile e questo, senza dubbio, sta imponendo ancora dei limiti evidenti alle nostre entrate».
Non per questo, però, parcheggiare a Pordenone costerà di più: «Con l’amministrazione comunale – puntualizza Consorti – è stata scelta la linea di non effettuare alcun rincaro ai ticket. Non ci sono motivi».
All’appello, l’anno scorso, sono mancati qualcosa come 800mila euro nelle casse di Gsm. Una somma rilevante che, di conseguenza, ha fatto abbassare le pretese del comune di Pordenone: l’amministrazione Ciriani, che per il 2020 aveva messo a bilancio un’entrata garantita da Gsm di 1,1 milioni, ha rivisto al ribasso le pretese con una più modesta partecipazione di 650mila euro. Ad influire sui maggiori incassi, senza dubbio, è stato il lockdown di marzo e aprile. Anche se, a conti fatti, rispetto al 2019 il segno è stato sempre negativo anche nei mesi da giugno a ottobre. Per non parlare, poi, di novembre che ha fatto segnare addirittura un meno 34%, mentre i primi due mesi del 2020 hanno confermato un trend positivo, in linea con i risultati ottenuti nel 2019.
La “bastonata”, per Gsm, è venuta come detto dal periodo di lockdown, tra marzo e aprile, quando di fatto era tutto fermo. E non aveva nemmeno senso mantenere a pagamento la sosta per quei pochi veicoli che c’erano in circolazione. A maggio c’è stata una ripartenza. Il trend è stato costante anche da giugno a ottobre, con le perdite (sempre rispetto all’anno prima) si sono attestate tra il 12 e il 15%. A novembre, invece, le cose sono andate decisamente peggio.
Due sono sostanzialmente i motivi legati a una netta riduzione per quanto riguarda la sosta a pagamento: da un lato, c’è sì la situazione legata all’emergenza Covid-19, ma dall’altra anche la chiusura di diversi stalli per permettere l’attuazione di opere pubbliche già preventivate dall’amministrazione. Se il 2019 aveva significato per Gsm un incasso (per i parcheggi blu) di 2,7 milioni, nel 2020 si è attestato attorno a 1,9 milioni.
SCONTRO POLITICO
La questione della sosta in città è diventata anche motivo di scontro politico.
«Se il centrodestra in cinque anni ha inaugurato soltanto il parcheggio di via Dante con 32 posti auto – sottolinea il consigliere comunale Nicola Conficoni (Pd) direttamente dal suo profilo Facebook – il centrosinistra ha fatto decisamente meglio. Ha aperto, infatti, le aree di sosta di via Vallona (292 posti), via Oberdan (550), Candiani (404) e via Rivierasca (178 posti su piano rialzato). Oltre a Corte del Bosco (110) ed ex Domenicani–Licinio (114)».
Dal canto suo l’amministrazione Ciriani sta pensando di costruire un parcheggio sotterraneo in piazza del Popolo, di fronte alla Prefettura. L’idea è arrivata al termine di numerose considerazioni. «Abbiamo bisogno – ha ribadito il sindaco Alesandro Ciriani – di un’area centrale dedicata alla sosta che, in questo momento, non c’è. Da come si voglia vedere Pordenone, non esistono zone urbane da adibire a parcheggio. O meglio: ce ne sarebbero, ma risulterebbero troppo lontane dal cuore della città. Piazza del Popolo, per tutta una serie di motivazioni, è quella che farebbe al caso nostro. Da lì si raggiungono il centro e tantissimi servizi in pochi minuti: è in una posizione strategica».