Pannelli fotovoltaci sui tetti dei palazzi storici? La Soprintendenza dice no: «Deturpano il panorama dall'alto»

Mercoledì 2 Novembre 2022 di Loris Del Frate
Il centro storico di Pordenone
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PORDENONE - Fotovoltaico sul tetto per risparmiare sulle bollette dell'energia? Non è possibile.Succede anche questo. A Pordenone. La Soprintendenza, infatti, ha intimato lo stop al progetto che la Camera di Commercio aveva predisposto per piazzare sul tetto della struttura in Corso Vittorio Emanuele e su quello di palazzo Mantica, sede di rappresentanza, i pannelli fotovoltaici. Il perchè è presto spiegato: in centro storico non si possono sistemare pannelli sulle coperture delle case o dei palazzi (e non sono quelle di pregio) perchè nel caso di riprese dall'alto con i droni, si falsifica la visione dell'insieme.

In più i pannelli possono creare riflessi tali da impedire le fotografie. Sembra impossibile, eppure è tutto vero, almeno a sentire il vicepresidente della Camera di Commercio di Pordenone, Michelangelo Agrusti che è anche presidente di Confindustria Alto Adriatico.

COSA È SUCCESSO
«In questo periodo in cui il costo dell'energia è schizzato alle stelle - racconta Agrusti - la Camera di commercio aveva realizzato un progetto per disporre sia sulla copertura della sede che quella del palazzo Mantica i pannelli fotovoltaici. Un aiuto per cercare di risparmiare visto che da una parte ci sono uffici e dall'altra, nella sede di rappresentanza, ospitiamo una vetrina con i prodotti di eccellenza della provincia che ogni mese vengono cambiati. Un aiuto, insomma anche per chi ci chiede gli spazi per ogni tipo di manifestazione».

LA RISPOSTA
Sin qui nulla di male, anzi, un impianto fotovoltaico è un investimento che serve decisamente ad abbassare la bolletta sempre più salata. Anche per la Camera di Commercio. La richiesta a quel punto è stata inviata alla Soprintendenza che ha risposto dopo un breve periodo lasciando, però, interdetti tutti. «In effetti va avanti il vicepresidente Agrusti - la risposta è stata negativa. Impossibile piazzare pannelli fotovoltaici sui tetti - ci ha detto la Soprintendenza - perchè in centro storico non sono previsti. Danneggiano, tra le altre cose, le immagini riprese dai droni. Ne abbiamo preso atto - conclude il presidente di Confindustria che a questo punto non potrà neppure piazzare pannelli su un altro sito storico, palazzo Klefish - ma resta l'amarezza e soprattutto la preoccupazione perchè se non può farlo la Camera di Commercio, non potranno farlo neppure i titolari delle altre attività commerciali del Corso. Chiuderanno tutti - dice sconsolato Agrusti - perchè non possono rovinare il panorama dall'alto».

I NEGOZI
Resta il fatto che la risposta della Soprintendenza ha gelato anche i titolari delle altre attività di Corso Vittorio perchè evidentemente, per la proprietà transitiva, se c'è il divieto per la Camera di Commercio, c'è per tutti gli altri. Questo significa che le maxi bollette dovranno essere pagate solo utilizzando eventuali aiuti economici che arrivano dal pubblico (Regione o Comune) ma non potranno essere montati sui tetti impianti fotovoltaici per contenere i costi. Il fatto è che in Corso Vittorio gran parte delle attività sono discretamente energivore. Oltre a i bar, infatti, ci sono gelaterie (praticamente tutte hanno raddoppiato i costi delle bollette ed alcune in città saranno costrette a chiudere alcuni mesi durante il periodo invernale anticipando i tempi) e la ristorazione. Tutte attività economiche, come detto, che hanno costi elevati e le maxi bollette andranno ad incidere (in alcuni casi è già successo) sulle spese complessive della singola attività, oppure sull'aumento del canone di locazione. Resta il fatto che il fotovoltaico non si può fare.
 

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