PORDENONE - Il progetto nazionale «Panchine rosse», lanciato in ricordo delle donne vittime di femminicidio, passa anche per Pordenone. A portare la propria testimonianza agli studenti dell'Istituto superiore Vendramini è stata, tra le altre, la mamma di Michela Baldo, la ragazza di 29 anni, di Spilimbergo, uccisa tre anni fa dal fidanzato che aveva appena lasciato. La donna ha lanciato un monito ai giovanissimi e li ha invitati a riflettere, ogni volta che transiteranno nei pressi della panchina - che è stata posizionata in un luogo molto caro e frequentato dai pordenonesi, il ponte pedonale di Adamo ed Eva, sul fiume Noncello - sul dramma dei femminicidi e della violenza di genere.
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