Attraversa il ponte e trova sempre dei pacchetti, fuori un bigliettino: quando li apre, capisce e si commuove

Sabato 1 Aprile 2023 di Denis De Mauro
Attraversa il ponte e trova sempre dei pacchetti, fuori un bigliettino: quando li apre, capisce e si commuove

SACILE - C’è qualcuno che di tanto in tanto lascia qualche capo di vestiario per bambini su una delle due panchine lungo il ponte che scavalca la Livenza in via Luigi Nono, a due passi dall’ospedale.

Si è accorta di questi discreti regali Daniela Pizzinato, una signora di Fiaschetti che frequenta Sacile e che già in passato aveva avuto modo di notare su una delle panchine un sacchettino con dentro «se non ricordo male un paio di pantaloni da bambino», con un biglietto attaccato sulla busta indicante la taglia. Giovedì scorso, mentre andava al mercato settimanale, Daniela è passata un po’ di fretta per quel ponte, ma non le sono sfuggite 4 diverse buste, nella stessa modalità dell’avvistamento precedente. Al ritorno dalle bancarelle ne erano rimaste solo due. Una con la dicitura “berretto bambina” e l’altra “berretto bambino”. A quel punto Daniela ha capito: un ignoto benefattore (o benefattrice) lascia periodicamente su quella panchina vestiario usato ma ben tenuto per bambini di famiglie che non hanno molto da spendere, in questo modo aiutandole in maniera concreta ed anonima. Colpita dalla semplicità e dalla bellezza del gesto, Daniela l’ha raccontato in rete, su Sei di Sacile se, spiegando il suo commosso stupore: «... e capisco che c’è un’anima gentile che, senza neanche chiedere un grazie, li lascia lì per chi ne ha bisogno. Grazie a questa persona sono tornata a casa con un sorriso, sentendo profumo di buono nell’aria». Il post ha scatenato una serie di commenti, oltre una cinquantina, praticamente tutti in egual modo positivi e quasi 450 “like”. Chiedendo a Enrico Pallù, amministratore della pagina sacilese, è emerso che quell’inserto è stato visto da oltre 10mila persone: 10.641 fino a ieri mattina e ancora “gira”. «I post polemici a tutti i costi non ottengono così tanti like», commenta Daniela felice di poter osservare che «anche il bene fa notizia».


IL RITORNO
Pizzinato è di origini milanesi, nonni di Fiaschetti, paese dove i suoi genitori sono ritornati a vivere 25 anni fa. Da un paio d’anni anche lei, per accudirli (la mamma è mancata qualche mese fa). Il suo arrivo in Friuli è stato frutto anche dal lockdown covid. Spiega: «Lavoravo in un locale che fu, come gli altri, costretto a chiudere per la pandemia. A quel punto ho pensato che trascorrere la quarantena in un appartamento a Milano sarebbe stato troppo claustrofobico e sono tornata dai nonni a Fiaschetti, finendo col rimanerci per amore dei miei genitori». Daniela frequenta spesso Sacile e quando c’è mercato le capita di passare davanti a quelle panchine. Tra i commenti al suo post, quello di Ilaria ricorda come qualche tempo fa su quel ponte trovasse posto un contenitore che finì maltrattato, per il bookcrossing, il libero scambio di libri. Metterci ora dei capi per i bambini è forse un’evoluzione ancora più positiva di quella pratica. Paola ricorda invece come in altri paesi consuetudini simili siano abituali: «A Berlino è normale lasciare abiti usati davanti l’uscio di casa per i più bisognosi».


L’ESORTAZIONE
Più di qualcuno esorta ad ampliare e consolidare quest’abitudine a donare anonimamente in un posto prefissato della città, tanto che Daniela stessa avanza l’idea di una bancarella in piazza il martedì, «quando c’è il km zero”»per questo scopo. Sempre dai commenti al post “Non c’è molto passaggio di auto, il fiume scorre veloce e le papere si tuffano a cercare cibo: è un luogo adatto a scambi di gentilezza e solidarietà”. La piazza o proprio il discreto ponte di via Luigi Nono, ma comunque un posto dove concretizzare la generosità dei sacilesi. Il percorso è iniziato. 

Ultimo aggiornamento: 3 Aprile, 13:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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