SAN VITO - Se l’inquadratura alla fine del filmato non si allargasse, mostrando la corsia di un ospedale, non ci si crederebbe.
IL CASO
Il minuto scarso di girato fa riferimento a uno dei bagni a servizio delle camere del reparto. La prima inquadratura è una sorta di antipasto: si vede il bordo della vasca da bagno con evidenti macchie gialle lungo tutto il perimetro dell’installazione. Ma la situazione è pronta a peggiorare drasticamente appena l’obiettivo del telefonino si sposta sullo scarico della vasca da bagno stessa. Una lunga scia marrone arriva fino a dove l’acqua dovrebbe defluire. Sembra una vasca abbandonata, ma non lo è. E quella inquadrata è ruggine. Non se ne va nemmeno se grattata con prodotti ad hoc. Resta lì, chissà da quanto. Impensabile, in quelle condizioni, azzardare una doccia o un bagno. Di fatto la vasca è totalmente inservibile, se non addirittura pericolosa visto l’accumulo di ruggine. Ma il “viaggio” poco edificante non è di certo finito. La telecamera, sempre tra le mani del compagno di una paziente, si sposta sui servizi igienici veri e propri, quindi sul wc. La tavoletta è fuori posto, non è fissata. Sedersi, soprattutto per chi ha appena partorito, è quasi una sfida. I bulloni non sono posizionati come si deve, lo si nota dalle immagini. È tutto il bagno a sembrare vecchio, malandato, trascurato. Soprattutto non sicuro se si parla di un ospedale e a maggior ragione di un reparto dedicato interamente alle mamme che hanno appena partorito. Gli ultimi secondi del breve video-denuncia, sono dedicati al soffitto della stanza. E ancora una volta le cose non migliorano affatto. Si nota infatti un pannello diverso dal resto del soffitto. È completamente annerito, pieno di muffa, così come le pareti immediatamente adiacenti. Anche l’umidità nel tempo ha fatto la sua parte. Infine l’inquadratura si sposta all’esterno del bagno e mostra il corridoio del reparto. Sì, è proprio l’ospedale di San Vito. Nel degrado.
LA TESTIMONIANZA
Contattato, l’autore del breve filmato, non ha problemi a confermare ogni singolo disagio vissuto durante i giorni di degenza della compagna all’ospedale di San Vito. L’avventura, se così si può chiamare, risale all’ultima settimana di febbraio. «Vorrei che tutti sapessero - racconta il compagno della donna ricoverata - come vengono trattati i comuni cittadini in ospedale. La sicurezza igienica dei servizi è praticamente pari a zero. La mia compagna dopo il parto aveva dei punti di sutura e non era certamente sicuro sedersi su quel wc che non era affatto stabile. In cinque giorni di ricovero non è stato possibile fare nemmeno una doccia, a causa delle scaglie di ruggine che si possono ben vedere dal filmato. Le stanze - prosegue il racconto - sono troppo piccole e manca la ventilazione. Non abbiamo voluto alzare la voce durante la degenza, vista la presenza di mamme e neonati. Ma volevamo far conoscere a tutti le condizioni del reparto. Ci siamo sentiti abbandonati». E sarebbero bastati anche 55 secondi di video, senza le dichiarazioni annesse, per rendersi conto di una realtà che deve necessariamente cambiare in meglio. Sperabilmente in tempi brevi.