Ospedale: furti per 200mila euro e minacce al personale, ora arrivano le guardie armate

Venerdì 12 Agosto 2022 di Loris Del Frate
l'ospedale di Pordenone blindato contro furti e aggressioni
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PORDENONE  - Clima teso all’ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone. La carenza di personale e le lunghe attese dei pazienti, in particolare al pronto soccorso, non hanno certo aiutato a stemperare una situazione che ogni giorno potenzialmente rischia di essere esplosiva. Quando salta la pazienza corrono le parole (e per fortuna sino ad ora solo quelle), ma volano anche insulti e qualche velata minaccia agli operatori sanitari che cercano di mantenere sempre la calma.
Ma non è facile. In più c’è da tenere gli occhi aperti perchè l’ospedale di Pordenone sino a poco prima della pandemia è stato bersagliato dai furti. Sono sparite sonde per la coronografia e l’eco doppler, endoscopi e altre sonde ottiche. Come dire danni per circa 200 mila euro. Per tutti questi motivi i direttori generali del Santa Maria degli Angeli che si sono susseguiti nel tempo hanno blindato sempre di più l’ospedale del capoluogo del Friuli occidentale. 
 

CAMERA BLINDATA
Non è un caveau, ma ci assomiglia. Dopo aver subito diversi furti e aver sospettato che all’interno della struttura ci fosse una talpa, è stato deciso di chiudere tutte le sonde (endoscopiche, cardiache, ottiche) e le apparecchiature più costose che vengono utilizzate quotidianamente in una apposita camera blindata. Poche persone possono accedere utilizzando il codice segreto. Del resto gli armadietti blindati dove erano custodite le apparecchiature erano stati scassinati con l’utilizzo di un cacciavite. «Siamo stati costretti - ha spiegato l’attuale direttore generale Giuseppe Tonutti - per evitare che materiale molto costoso e del quale non è possibile privarsi per gli esami, potesse essere nuovamente rubato». Del resto con la carenza di soldi e la difficoltà a trovare strumenti di precisione, meglio essere prudenti, anche a fronte dei precedenti. 
 

LA VIGILANZA ARMATA
Per cercare di prevenire i furti, ma soprattutto essere pronti all’intervento nel caso in cui una discussione tra il personale ospedaliero e i familiari dei pazienti possa degenerale, il vertice del Santa Maria degli Angeli ha già deciso che la sicurezza interna avrà ulteriori custodi. Sarà infatti affidato a una agenzia il compito di vigilare 24 ore su 24 in tutti i reparti dell’ospedale con personale armato che girerà nei sotterranei e in tutte le aree. Ci sarà una sorta di “corpo di guardia”, ma i vigilantes avranno il compito di muoversi all’interno per essere sempre pronti. Il servizio, seppur privato, andrà a coadiuvare la presenza della polizia dell’ospedale che ogni giorno presta servizio per mezza giornata, ma l’agente spesso è impegnato in compiti burocratici. La vigilanza sarà molto preziosa anche in inverno quando negli scantinati che sono accessibili da più entrate vanno a ripararsi dal freddo i senzatetto che però, sono stati trovati anche nei reparti.
 

LE TELECAMERE
La legge sulla privacy è molto chiara su questo punto: non esiste la possibilità di inserire telecamere nelle camere dei pazienti. «Però - spiega il direttore - negli spazi comuni si può fare. Le telecamere sono molto utili per prevenire le aggressioni al nostro personale e quindi è un percorso che abbiamo intenzione di attuare». Inutile montarle ora nel vecchio ospedale visto che tra un po’ di tempo sarà pronto quello nuovo. «Farlo ora - conclude Giuseppe Tonutti - sarebbe uno spreco di denaro visto che avremo a disposizione una nuova struttura. Ma la videosorveglianza sarà uno dei progetti che porteremo a termine nel nuovo ospedale. Saranno puntate nei luoghi più critici e nei corridoi».
 

I REPARTI
«Non ci sono dubbi - conclude il direttore - che il pronto soccorso è uno dei Servizi più a rischio sia per l’alta concentrazione di persone, sia per il fatto che chiunque può accedere.

C’è poi la psichiatria, ma in generale minacce, insulti e aggressioni possono capitare ovunque. Noi lavoriamo per migliorare sempre di più la sicurezza».

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