Cansiglio, impronte di orso nel bosco: «Era solo di passaggio». Nessun rischio per gli escursionisti

I suggerimenti: camminare facendo rumore, magari utilizzando un fischietto, che a distanza allontana l’orso

Mercoledì 3 Maggio 2023 di Ldf
L'impronta dell'orso

Orsi, lupi, linci e cervi. Il Friuli Venezia Giulia torna ad essere anche zona turistica per chi, appassionato di natura, vuole mettersi sulle tracce di animali che senza dubbio “stuzzicano” la fantasia, ma che soprattutto, in sicurezza, non sono certo facili da osservare. 


L’ORSO
C’è subito da dire che in regione, in particolare nell’area del Tarvisiano, l’orso è senza dubbio presente. Alcuni esemplari sono seguiti dall’Università di Udine che in collaborazione con la Regione sta facendo degli accurati studi. È dell’altro giorno, però, la notizia che impronte fresche di un orso di medie dimensioni, sono state trovate nel cansiglio, ma anche nel territorio della montagna pordenonese, oltre Piancavallo.

Il ritrovamento è stato fatto da un volontario che accompagna la forestale nel censimento, con la geolocalizzazione, dei lupi ben presenti in quell’area. Le impronte sono state rilevate in località casera Pallantina nella conca dell’Alpago a pochi minuti, trattandosi della capacità di spostamento di un orso, dal rifugio Semenza al Cavallo e a al passaggio dell’Ander delle Mate che collega il Veneto al Friuli Venezia Giulia sul Piancavallo. Quasi certamente si tratta di un orso di passaggio che dal Veneto è transitato in Friuli Venezia Giulia in cerca di cibo. Ma non è tutto. Già, perchè altre impronte, sarebbero state trovate anche in altri siti che sono comunque frequentati da escursionisti, pur esperti. Come dire che dopo quanto accaduto in Trentino e soprattutto alle luce dei richiami che orami sono all’ordine del giorno sul fronte della pericolosità di incontrare un orso, è bene stare attenti.


I SUGGERIMENTI
Non è certo la prima volta che le impronte di un orso vengono individuate in una zona in provincia di Pordenone nell’area del Cavallo, ma a quanto pare in questa occasione erano particolarmente ai sentieri battuti, segno che la fame sta spingendo questi animali anche su percorsi sino ad ora non battuti. Come sempre è bene fare molta attenzione. I consigli più sensati sono quelli di camminare facendo un po’ di rumore, magari utilizzando un fischietto perchè il fischio sentito a distanza senza dubbio allontana l’orso. Tenere al guinzaglio i cani e possibilmente non farli correre liberi perchè la possibilità che vadano a “cacciarsi nei guai” è comunque più alta di un incontro con una persona e infine, se per caso capita di averlo a vista, evitare gli scatti e le fughe. Corre sicuramente più di noi. 


IL CENSIMENTO
L’incontro con le impronte dell’orso nella zona del Cansiglio si è verificato durante un censimento dei cervi effettuato dagli operai forestali di Veneto Agricoltura. Durante i loro giri di perlustrazione si sono imbattuti nelle orme dell’animale. Il rinvenimento si è avuto nella zona vicina a casera Palantina, nella conca dell’Alpago a pochi minuti, viste le capacità di spostamento di un orso, dal rifugio Semenza al Cavallo e dal passaggio dell’Ander delle Mate che collega il Veneto al Friuli Venezia Giulia sul Piancavallo. 


L’ESEMPLARE
Le impronte appartengono ad un orso di taglia media e il ritrovamento è stato fatto da un volontario che accompagna la Forestale nel censimento, con la geolocalizzazione dei lupi presenti in quell’area, successivo a quello dei cervi. L’area ricade in Comune di Tambre, ma si tratterebbe di un esemplare di passaggio. Ben prima di questo episodio, ma in relazione con quanto sta accadendo in Trentino, il Comune di Tambre aveva approfondito la situazione consultando un biologo friulano. «Sul territorio non sono mai state segnalate azioni da parte degli orsi - ha affermato il consulente - e gli esemplari sono pochi e se sono qui, sono di passaggio, anche perché nella zona non risultano progetti di insediamento dell’orso».

Ultimo aggiornamento: 14:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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