"The Duke", l'omaggio al maestro Ellington della Trieste Early Jazz Orchestra

Mercoledì 11 Gennaio 2023
La Trieste Early Jazz Orchestra ricrea le atmosfere degli anni Venti al Cotton Club di New York

MANIAGO - Omaggio della Trieste Early Jazz Orchestra a uno dei miti del Jazz made in Usa: Duke Ellington. Venerdì, alle 20.45, al Teatro Comunale “Giuseppe Verdi” di Maniago, alle 20.45, si terrà lo spettacolo “The Duke: un mito di nome Ellington”.
La voce solista è di Paolo Venier, con la partecipazione del gruppo vocal/coreutico Sophisticated Ladies, composto da Jasna Gornik, Rosa Mussin e Sara Roversi e della ballerina di tip tap Greta Rizzotti.

Direttore artistico, Livio Laurenti. Il progetto della TEJO prevede altri 4 concerti nel corso del 2022/23, il 5 febbraio al Teatro comunale France Prešeren di Bagnoli (Trieste), l’8 febbraio al Teatro Pasolini di Cervignano, il 18 febbraio a Spilimbergo e il 29 aprile a Graz (Austria). Saranno presentati capolavori come “Take the A train”, “Caravan”, “Mood Indigo” e tanti altri, tra i più rappresentativi della produzione ellingtoniana. Il concerto, dedicato al più grande compositore e bandleader della storia del jazz, è il nuovissimo progetto della Trieste Early Jazz Orchestra, che da più di un decennio riempie teatri e piazze grazie al jazz delle origini.

Sulla scia del recente lavoro che riprendeva le musiche di George Gershwin, lo spettacolo su Duke Ellington rappresenta la naturale prosecuzione della ricerca intrapresa dall’Orchestra. Dopo aver fondato il nucleo storico del proprio repertorio sui ruggenti anni Venti e sul celebre “Cotton Club” di Harlem (N.Y.), alla Tejo appariva quasi un obbligo rendere omaggio al musicista che viene considerato il più grande compositore e bandleader dell’intera storia del jazz e i cui primi importanti concerti si svolsero proprio al Cotton Club, nel 1927. Ellington contribuì a traghettare il jazz delle origini, più vicino alla sensibilità della Tejo, verso le forme moderne e note ai più, diventando una vera pietra miliare nella storia della musica, tanto da far dire, al grande trombettista Miles Davis, che «ogni musicista dovrebbe sinceramente ringraziarlo».

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