«Solo cemento, nemmeno l'orizzonte», la vista dai letti del nuovo ospedale incendia la polemica

Sabato 9 Aprile 2022 di Davide Lisetto
La visuale dall'interno del nuovo ospedale di Pordenone
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PORDENONE - Manca ormai meno di un anno - salvo nuovi allungamenti a causa del grave problema della carenza delle materie prime che sta coinvolgendo il mondo delle costruzioni - alla fine del cantiere del nuovo ospedale in via Montereale.

Poi, altri mesi saranno necessari per la fase di trasferimento. Al termine della quale il nuovo ospedale sarà completato. Ma basta un post di un consigliere comunale per riportare le lancette del tempo indietro alla vecchia - e mai sopita - polemica politica sulla realizzazione del nuovo ospedale in via Montereale anziché nell’area della Comina, dove era stato inizialmente previsto.


VECCHIA FERITA


L’antica “ferita” politica (che a quanto pare fatica a rimarginarsi) che tanti scontri ha causato tra le forze di centrodestra e di centrosinistra stavolta è stata riaperta da un posto sui social firmato dal consigliere comunale e architetto Franco Giannelli. A scatenare nuove polemiche e a riaprire il dibattito sul luogo scelto per la costruzione dell’ospedale sono in particolare due fotografie (scattate e pubblicate dallo stesso consigliere durante un sopralluogo nel cantiere nell’ambito di un corso di formazione degli Ordini professionali di architetti e ingegneri) che accompagnano il post. “Quattro padiglioni vicini, vicini. Per sei facciate su otto - scrive e poi spiega il consigliere-architetto Giannelli (della lista di maggioranza PnCambia) - la visuale dalle camere di degenza dà sul cemento. Un’altra, a nord, si affaccia sul parcheggio senza un filo d’erba o un po’ di verde e l’ultima, quella a sud, si apre sull’attuale stabile del dipartimento di emergenza che ospita il pronto soccorso». E dalle foto si nota come nei “blocchi” centrali le finestre delle camere dove ci saranno i letti dei pazienti si affacciano sulle “corti” interne che si guardano. «Dalle finestre - aggiunge ancora Giannelli - si vede molto cemento. Un risultato inevitabile vista la tipologia di scelta costruttiva adottata. Per avere finestre che mostrino un panorama diverso sarebbe stato necessario partire da altre scelte arichitettoniche, per esempio sviluppando la struttura in altezza come tante volte avevamo ribadito come centrodestra dai banchi del consiglio comunale. Per il resto - ci tiene a dire il consigliere - l’edificio è stato costruito in maniera magistrale. Con strutture e impianti tecnologici - da quanto abbiamo potuto constatare - di altissima innovazione e qualità».


IL SINDACO


«Lo si sapeva fin dall’inizio, purtroppo, che sarebbe stato così. Ora - nel dibattito è intervenuto anche il sindaco Alessandro Ciriani - a rendersi conto della scelta sbagliata di realizzare l’ospedale in un’”aiuola” nel mezzo di un quartiere già iper-urbanizzato saranno tutti i cittadini e in futuro i malati. Le linee guida basilari per la costruzione di ospedali - sottolinea il primo cittadino - dicono che andrebbero realizzati in aree ampie e possibilmente con verde attorno, proprio per una questione di benessere di chi dovrà starci in quelle stanze. Oltre che per una questione di viabilità, altra complicazione che abbiamo dovuto ereditare e anche risolvere. L’unico polmone verde di quell’area, allora non certo previsto, sarà quello della Mittica voluto da noi. Per non parlare del costo: alla fine il riatto costerà di più rispetto alla realizzazione in Comina. È stata semplicemente una scelta politica “criminale”, ma ormai è tardi». «La scelta - difende il progetto il consigliere regionale Pd, Nicola Conficoni - è stata frutto di un lungo dibattito e confronto partecipativo con la città. In ogni caso è inutile riaprire il dibattito oggi. Auspichiamo che l’opera sia conclusa quanto prima. E sarebbe più opportuno che tutti ci impegnassimo a pensare ai servizi e alle strutture che ci andranno dentro. Visti i molti problemi aperti sui reparti attuali e in genere sulla sanità pordenonese.

Ultimo aggiornamento: 12:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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