Nonna Gelmira festeggia i 106 anni, memoria ferrea e giocatrice di tresette

Martedì 11 Maggio 2021 di Mirella Piccin
Gelmira Bravo, 106 anni

CHIONS - Per Gelmira Bravo la giornata di oggi segnerà un nuovo traguardo sul sentiero della vita: la tappa dei 106 anni. L'arzilla nonnina nata a Chions l'11 maggio del 1915, è scampata all'influenza spagnola, alle due guerre mondiali, alla Sars negli anni 2002-2003 e ora anche al Covid-19. Sarà un compleanno speciale, perché a differenza dello scorso anno, lo potrà festeggiare con un po' più di libertà.

LA FESTA
Figli e nipoti hanno previsto una festa prolungata, dopo la messa celebrata ieri sera alle 18.30 nella parrocchiale di Villotta, oggi Gelmira trascorrerà la giornata con i figli Ezio, Rosella e Mario e con i soli nipoti conviventi in un ristorante, poi in giardino si terrà il taglio della torta per condividere anche con i pronipoti la gioia di festeggiare la loro anziana nonnina. La nipote Irene che è giunta dalla Danimarca per starle accanto, le ha preparato una sorpresa digitale.

SALUTE DI FERRO
Le uniche medicine che Gelmira prende sono due pastiglie, una per la protezione dello stomaco e l'altra per la pressione. L'ultracentenaria è una roccia in quanto a salute e l'unico suo problema è che non ci sente bene. E quando è andata a fare il vaccino contro il Covid-19 (la prima e la seconda dose le sono state inoculate al Distretto sanitario di Azzano Decimo) ha ricevuto le congratulazione del personale medico, che ha voluto fare con lei uno scatto per ricordo.

PREGHIERE E REBUS
Le sue giornate sono scandite dalla preghiera, «perché - spiega - ti aiuta a essere serena e guarisce l'anima». Recita le lodi mattutine, i quattro rosari durante l'allenamento quotidiano alla cyclette (che misura il tempo e le calorie) e le preghiere delle sera. Ma legge anche i settimanali Il Popolo e Famiglia cristiana, fa le parole incrociate di cui conosce tutte le definizioni. Tant'è che molte volte risolve pure le complicate domande della trasmissione televisiva, L'Eredità. Alla televisione dedica solo qualche ora, ma ai film, e guarda pure le più importanti partite di calcio.

IL TRESETTE
Da qualche anno nonna Gelmira ha riscoperto il gioco delle carte, è bravissima nel tresette e riesce a memorizzare tutte le mosse; chi si cimenta con lei deve scordarsi di batterla. L'anziana ha altre due sorelle ultranovantenni, Gina e Maria. Vive nella casa di Villotta con il figlio Mario (noto architetto), la nuora Luciana e i nipoti. Ricorda quando giovanissima, aveva da poco compiuto i vent'anni, perse il padre Geremia che ne aveva solo 48 anni. E allora prese in mano le redini della famiglia, trovò lavoro come commessa alla cooperativa del paese. Nel paese conobbe il marito Fiorello. Ma la felicità durò poco: lui partì per la guerra in Grecia, poi fu fatto prigioniero a Dresda e tornò a casa dopo 3 anni. Rimasto infermo, Gelmira lo accudì fino alla morte, avvenuta quasi 20 anni fa.

I RICORDI VIVIDI
Con memoria ferrea Gelmira ripercorre i tanti episodi della sua esistenza passata per due guerre mondiali e un figlio perso a pochi giorni dalla nascita.

Ricorda un fatto accaduto quando aveva 3 anni durante la prima guerra mondiale: «Un ragazzo tedesco mi vide e mi fece cenno con la mano di avvicinarmi. Mi mise tra le mani due fette di pane nero spalmate di marmellata. Erano buonissime». E quando le chiedi quale sia il suo segreto per la longevità, risponde: «Consumare pasti leggeri e semplici sempre alla stessa ora, pochi dolci e comunque solo fatti in casa, poca carne e verdura dell'orto di casa».

Ultimo aggiornamento: 09:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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