Nidi distrutti per cacciare le rondini, ma nel centro storico un censimento ne scova una cinquantina

Lunedì 7 Giugno 2021
Un nido di rondini sotto i portici di Pordenone

PORDENONE - Per l’ottavo anno di fila Pordenone si conferma città delle rondini. Si tratta un primato, nonostante da tempo qualcuno stia provando in ogni modo a cacciare dalla città questa amata specie di uccelli. Come? «Nella maniera più spregiudicata possibile - segnala l’avvocato Alessandro Sperotto, della Lac - , ovvero con la distruzione dei nidi. È difficile individuare i responsabili di simili gesti, ma sappiano queste persone: le pene sono pesantissime e, nei casi più gravi, si può arrivare alla reclusione.

Dal momento che le segnalazioni sono frequenti, le associazioni animaliste hanno deciso di alzare il livello di attenzione».

IN CENTRO CITTÀ
Ieri all’alba Lac, Lav, Lipu e Astore (con l’ornitologo Pierluigi Taiariol) si sono date appuntamento in centro città per censire i nidi delle rondini. «È un’iniziativa – puntualizza Sperotto – che, con la collaborazione del Comune, ripetiamo ogni anno dal 2014. L’arco temporale è di due lustri, dopodiché vedremo come proseguire. Sarebbe bello, per esempio, creare qualcosa di interessante a livello di didattica: grazie alla tecnologia mostrare l’arrivo delle rondini a Pordenone e come nidificano». Quarantotto complessivamente i nidi censiti all’interno di un’area circoscritta: corso Vittorio, piazza Cavour, piazza XX Settembre, via Roma, via Riviera del Pordenone e piazzetta San Marco. Il monitoraggio ha rilevato la presenza di 41 nidi di rondini, 4 di balestruccio e 3 di rondine montana. 

LO SPOSTAMENTO
«Incrociando i dati raccolti oggi con quelli del passato – evidenzia il referente dalla Lac – possiamo avvertire uno spostamento delle rondini. Se una volta i nidi erano prevalentemente presenti attorno alla loggia del Municipio e nei pressi della duomo di San Marco, adesso li troviamo nella parte iniziale di corso Vittorio Emanuele (andando verso piazza Cavour). Il motivo potrebbe essere riconducibile all’ambiente inospitale che hanno trovato: in quella zona sono stati eseguiti dei lavori che potrebbero aver compromesso il loro habitat». In alcuni casi, però, i nidi sono stati volutamente tolti da qualcuno. Se è stato segnalato un calo di balestrucci, le rondini montane – una rarità in pianura – non mancano: quattro i nidi avvistati tra piazza XX Settembre, dietro il Teatro Verdi e in via Roma. «A Pordenone – ravvisa Sperotto – le rondini hanno trovato le condizioni per vivere e riprodursi. La loro presenza è legata al Noncello, che offre vegetazione, acqua, cibo e mitigazione climatica. E poi ci sono luoghi, come corso Vittorio, che garantiscono riparo. Più che cercare di eliminare questa specie, che rischia di estinguersi a causa dei cambiamenti climatici, le rondini andrebbero maggiormente tutelate: finché ci sono a Pordenone, significa che l’ambiente è ancora sano». 

Ultimo aggiornamento: 07:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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