CORDENONS - «Sono davvero felice di aver contribuito, in modo leale e professionale, alla riqualificazione di una delle case dei cordenonesi: l'ex cotonificio Cantoni».
NUOVA PAGINA DI STORIA
«Sono certo che la società che si è aggiudicata l'asta - evidenzia Vagaggini, suo amministratore delegato - sarà in grado di dare dignità a questo paese. Contatterò a stretto giro il liquidatore per definire il calendario che porti al rogito notarile. Vorrei saldare il conto quanto prima, così da poter disporre delle chiavi e quindi avviare qualche ragionamento ed incontro tecnico più preciso. Ora possiamo dire che scriveremo un'altra pagina di storia di Cordenons: questo è il mio auspicio».
LA PULIZIA
Una volta assicurato l'immobile, inizieranno le operazioni di pulizia del sito. «Prima di tutto sottolinea Vagaggini sarà necessario ripulire l'intera area da erba e piante infestanti: ci vorranno 12mila euro. Il suolo, invece, è stato già risanato. C'è ancora dell'eternit su alcune coperture ma si andrà a rimuovere per step». L'idea di partenza per trasformare il Makò è la stessa del 2006: nessun parco per le energie rinnovabili ma un polo scolastico che, nel limite del possibile, contempli l'Isa Galvani e le medie «che sono le priorità», ha ribadito Vagaggini. «Sarà necessario trovare la giusta sponda (il riferimento e alla parte pubblica) - ha nuovamente evidenziato l'imprenditore cordenonese, ex presidente di Atap - altrimenti sarà bene pensare a qualcosa di altro. Il mio progetto di sviluppo, per far rivivere e recuperare quest'area di interesse architettonico, storico ed industriale, per Cordenons potrebbe diventare un volano di crescita, di sviluppo e di nuovi posti di lavoro. Finalmente gli studenti potranno trovare la loro sede di formazione all'interno di una vera e propria cittadella dell'istruzione, in un percorso e progetto che manterranno le caratteristiche per cui era nata la Stu Makò».
Il Comune, quindi, è rimasto fuori dall'asta per la vendita dell'ex cotonificio. Nessuna dichiarazione da parte del sindaco in questo momento, tuttavia le minoranze hanno ricordato come nelle settimane scorse fosse stato depositato un ordine del giorno che vincolasse Andrea Delle Vedove a realizzare l'obiettivo di far acquistare al Comune l'ex Makò. Avevano effettuato un accesso agli atti per verificare la richiesta e la risposta del Demanio sulla congruità del prezzo. Avevano poi depositato un'interrogazione che guardasse al futuro e gettasse un occhio al passato.