Post negazionista su Facebook: "Il Covid non esiste". Bufera su una dipendente del Cro di Aviano

Martedì 3 Novembre 2020 di Redazione
Il Cro di Aviano
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AVIANO - Frasi come “questo virus è una farsa, solo per mettere in atto piani per distruggere l’economia mondiale”.

Immagini di dubbia provenienza che immortalano una persona intenta a trasportare una salma. E un commento del genere: «Il Coronavirus non esiste, come pure non esistono i decessi. Non tutti». Infine un appello: «Chi ha scaricato l’app Immuni si tolga dai piedi, non vi voglio tra le mie amicizie». Sono tutti post comparsi (e successivamente rimossi) sul profilo Facebook di una dipendente del Cro di Aviano. E il caso, noto all’interno della struttura per la cura dei tumori, ha fatto molto rumore. I contenuti dei post, infatti, sono degni del manuale del “perfetto negazionista”, con una buona dose di complottismo da web.

Non sono così rari, in rete, nemmeno nel bel mezzo di una pandemia ampiamente documentata e documentabile, ma in questo caso si è andati oltre. I messaggi, infatti, non sono stati scritti da un cittadino qualunque, magari impegnato in una poco credibile operazione di copia-incolla da altri profili o da pagine specializzate nella diffusione di false notizie, bensì da una persona che risulta dipendente di una struttura sanitaria all’avanguardia. E non era nemmeno la prima volta che la cittadina in questione si lasciava andare ad esternazioni in grado di sollevare un polverone. Era stato suo, ad esempio, il post in stile “no vax” condiviso a suo tempo dal vicesindaco di Aviano Ghiglianovich. Allora l’errore era costato le dimissioni all’amministratore locale. Proprio il Cro di Aviano di recente è stato al centro della cronaca sanitaria a causa di un focolaio scoppiato nel settore della struttura dedicato alla radioterapia. I contagiati tra gli operatori avevano superato la decina. Il virus, quindi, aveva dimostrato la sua esistenza con i fatti. Sul campo, non su internet.

Adele, ex Miss e ora giovane dottoressa infettata: "Io, bersaglio di negazionisti"

Ventenne, in salute, sportiva. Ma anche bella, molto social, brillante. Per i canoni della narrazione negazionista, la trevigiana Adele Di Costanzo è il bersaglio ideale: come può una ragazza di 27 anni, ex miss di Conegliano con oltre 15.000 follower su Instagram, ammalarsi per colpa del Coronavirus?

Ultimo aggiornamento: 4 Novembre, 08:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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