POLCENIGO Partito e arrivato a San Pietro, l'albero di Polcenigo destinato al papa scatena il popolo del web: è su Fb che molti utenti dissentono: bersagli Papa Francesco e il sindaco di Polcenigo. "Con tutto quello che è successo qui era meglio lasciare quell'abete al suo posto". "Era meglio farglielo pagare caro e devolvere la somma ai nostri indigenti" forse non sapendo che terminato il Natale il legno sarà destinato alla costruzione di giocattoli per i bimbi indigenti. E, quando il sindaco Mario Della Toffola cerca di spiegare che «nei nostri boschi non è accaduto nulla di particolare» e che «grazie alla gestione dell'uomo i boschi si mantengono puliti e in salute», si scatena una polemica che chiama in causa la mano dell'uomo sulla natura, che anche il primo cittadino polcenighese, che risponde sempre, 24 ore su 24, anche alle provocazioni sui social network, ha deciso di abbandonare il campo. «Quanti commenti patetici! chiosa uno tra gli ultimi a commentare Se vi impegnaste in cose più importanti oltre che occuparvi di un albero». Ma non è finita: non appena il sindaco ripropone l'argomento, postando le foto della squadra polcenighese di Protezione Civile che si è dedicata a seguire l'operazione, dopo le lodi ai volontari, partono nuove proteste, contro il taglio dell'abete papale. Il costo dell'operazione è uno degli elementi che hanno fatto saltare la mosca al naso a molti cittadini, che, appellandosi alla necessità di salvaguardare i conti dell'ente pubblico, insistono sull'inopportunità della stessa.
«Fuori di polemica - spiega Della Toffola - posso dire che l'albero era uno di quelli soggetti a martellatura, quindi destinato comunque al taglio. Polcenigo ha messo a disposizione la propria squadra di Protezione Civile, su richiesta della Regione». Proprio la Regione ha coordinato le operazioni, attraverso il direttore del servizio Claudio Garlatti e la stazione di Polcenigo, con il comandante Angelo Moschetta e i suoi collaboratori. Una macchina fatta di uomini e mezzi, messa in moto per dar luce a piazza San Pietro, ma anche al Friuli Venezia Giulia, come testimonia anche l'imballo dell'albero, con il logo di Promoturismo Fvg. Quindi anche una grande operazione di marketing, con il Coro San Marco di Pordenone che canterà a San Pietro, proprio l'8 dicembre, per inaugurare l'abete nostrano illuminato a festa.
«Sono contento che finalmente l'immagine positiva dei boschi pordenonesi abbia raggiunto Roma e non solo. Si pensa sempre ai boschi veneti, trentini, valdostani. Con questa operazione, di cui possiamo andare fieri, si dà la giusta importanza anche al nostro territorio».
Francesca Giannelli
© riproduzione riservata
Ultimo aggiornamento: 27 Novembre, 14:53
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«Sono contento che finalmente l'immagine positiva dei boschi pordenonesi abbia raggiunto Roma e non solo. Si pensa sempre ai boschi veneti, trentini, valdostani. Con questa operazione, di cui possiamo andare fieri, si dà la giusta importanza anche al nostro territorio».
Francesca Giannelli
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