PORDENONE Una vetrina di musica dal vivo in centro città.
IN VETRINA Gli ideatori sono Flavio Baldin e la socia Laura Marson. Entrambi, fin dall'inizio dell'emergenza sanitaria, hanno pensato che sarebbe stato opportuno, per stare vicino alla gente e a chi era impossibilitato (causa virus) a suonare e cantare, offrire un servizio di tipo sociale. «Noi del resto - tiene a precisare Baldin, che dal 1987 opera nel negozio nel cuore di Pordenone - facciamo parte di uno dei tanti anelli della musica. E, per dirla tutta, anche io sono un musicista a cui piace vivere la musica a tutto tondo. Condivido la stessa passione di chi, amici e clienti, viene da noi per comprare strumenti e apparecchiature varie». Baldin e Marson, dopo aver valutato attentamente spazi e possibilità, si sono lanciati in un'iniziativa unica nel suo genere. Hanno ricavato inizialmente, all'interno del loro negozio, uno spazio dov'è possibile provare gli strumenti. Poi hanno voluto andare oltre e quindi proporre veri e priori dj set. Quelli che tanti disc jokey, nel pieno della pandemia e del primo lockdown, avevano sperimentato dalle loro case e trasmesso (con successo) attraverso i social network.
LIVE IN ROOM «Noi sostengono i due commercianti abbiamo voluto andare ben oltre, ricevendo nel giro di pochissimo tempo un sacco di richieste». È nato Live in Room, un nuovo concetto di fare musica. Chiunque, usufruendo dello spazio messo a disposizione da Musicatelli, può suonare dal vivo. Lo può fare esibendosi in vetrina. «I nostri clienti - ha puntualizzato Marson - non suonano da mesi né per lavoro né per passione. Qui da noi hanno uno sfogo: è come ritornassero, ovviamente con qualche limitazione, a quello che hanno sempre fatto». Con questo impulso è nata una rassegna che, ogni venerdì e sabato, dalle 18 alle 19, viene trasmessa dal vivo sui canali social e Youtube di Musicatelli. È la stessa diretta che chiunque, passeggiando per il centro, può guardare dalla vetrina del negozio di piazza XX Settembre. C'è solo un vetro a dividere musicisti e cantanti da quello che è il pubblico.
ASPETTANDO COLUSSI La richiesta è enorme. «Cerchiamo di far girare la musica - puntualizza Baldin - di farla tornare nelle piazze e nei locali dove al momento, per via delle limitazioni imposte dalla pandemia, è stata silenziata. Almeno se si parla di quella dal vivo, con tanto di band in carne ed ossa». Preferenze su chi può utilizzare quella sala? «Ci teniamo ad avere tutti: dai ragazzini ai rapper, dal cantautore al jazzista, da chi suona il pianoforte a chi la batteria. A questo proposito - anticipa lo stesso Baldin - avremo Luca Colussi, uno dei più grandi batteristi della nostra zona. L'occasione sarà anche quella per presentare il suo nuovo disco. Da noi tutti posso esprimere se stessi. E i ragazzi che hanno composto qualche brano? Glielo facciamo suonare, senza problemi». Musicatelli è diventato effetti una vetrina espositiva. Mentre l'artista suona, da fuori gli interessati lo guardano e lo ascoltano. Un nuovo modo di fare musica, un'idea per non far morire un settore in profonda crisi. In attesa che, quanto prima, si possa tornare ad una certa normalità.