Dramma in Toscana: 12enne cade in bagno, batte la testa e muore

Giovedì 17 Settembre 2020
Inutili i soccorsi
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PORDENONE - Pietro aveva 12 anni, abitava tra le colline di Querceto a Sesto Fiorentino e aveva un legame speciale con Pordenone: nonni, zii, cugini e tanti amici che gli volevano bene. La mamma - la dottoressa  pordenonese Chiara Beltrame - martedì pomeriggio lo ha trovato privo di conoscenza in bagno, accanto alla vasca. Lo stava cercando da una stanza all’altra, lui non rispondeva, poi ha trovato la porta del bagno chiusa a chiave e si è allarmata.
Erano le 16.30. È riuscita a entrare dalla finestra e ha trovato il figlio a terra. È stata lei stessa a praticargli le prime manovre di rianimazione. Poi l’allarme alla centrale del 118, che ha inviato ambulanza ed elisoccorso: tutto inutile, Pietro non ha più ripreso conoscenza e i soccorritori, era già calata la sera, si sono dovuti arrendere.

GLI ACCERTAMENTI
Tutto fa pensare a un incidente domestico. La Procura di Firenze ha tuttavia aperto un fascicolo d’indagine per capire che cosa possa essere successo al dodicenne. Il ragazzino potrebbe essere scivolato accidentalmente - o anche svenuto - battendo poi la testa contro la vasca e procurandosi un trauma cranico. Il sostituto procuratore Vito Bertoni sta valutando gli atti depositati dai carabinieri della stazione e della compagnia di Signa, intervenuti assieme ai colleghi che si occupano dei rilievi tecnico scientifici. Non è escluso che per scrupolo il magistrato decida di affidarsi a un medico legale per individuare le precise cause del decesso
IL DOLORE
Non ci sono parole per portare un po’ conforto alla famiglia. Pietro era figlio di due medici: Chiara Beltrame e Paolo Cecchini, lavorano entrambi all’ospedale di Torregalli e hanno un secondo figlio. I nonni del bambino, la pittrice Daniela Borsoi e l’architetto Roman Piero Beltrame, hanno subito lasciato Pordenone e raggiunto la figlia in Toscana. L’intera famiglia sta vivendo un dolore atroce. La comunità di Querceto e di Sesto Fiorentino li sta abbracciando virtualmente con tanti messaggi di cordoglio e affetto. Messaggi rivolti anche a Pietro, che era un ragazzino vivace e molto sportivo. Una delle sue passioni era il basket, giocava nella formazione 2008 del Basket sestese. La notizia della sua scomparsa martedì sera si è diffusa velocemente. Sui profili Whatsapp dei compagni di squadra e sui social sono apparsi ricordi e parole affettuose. La sua squadra di pallacanestro ha pubblicato un post nero in segno di lutto. Sotto choc anche i compagni di scuola e gli insegnanti che aveva appena rivisto in classe dopo l’improvvisa interruzione delle lezioni dovuta alla pandemia.

A PORDENONE
La notizia della tragedia ieri ha cominciato a trapelare anche a Pordenone. Pietro ci veniva spesso per trascorrere qualche giorno di vacanza o dei fine settimana con i nonni, la zia Laura Beltrame, anche lei architetto e funzionario del Comune di Pordenone, e i cugini. Si era fatto anche degli amichetti che ora non si danno pace. Anche la comunità di Frisanco si è stretta attorno alla famiglia Beltrame: anche lì Pietro lo conoscevano bene, arrivava sempre con i genitori quando c’erano i ritrovi nella vecchia casa di famiglia, in occasione delle feste comandate, tutti attorno al fogolár, con i bambini a cuocere castagne e i ricordi del passato che riaffiorano. Pietro si divertiva tantissimo. Ora c’è soltanto silenzio e tanto dolore per una tragedia assurda, a cui nessuno riesce a rassegnarsi.


 

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Ultimo aggiornamento: 19 Settembre, 15:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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