Il neurologo Lisotto ucciso da un tumore: era grande esperto di cefalee

Mercoledì 3 Febbraio 2021
Carlo Lisotto
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PORDENONE Addio al super esperto delle cefalee. E' morto a 62 anni Carlo Lisotto, stimato medico neurologo che a San Vito al Tagliamento ha fondato e diretto il centro dove si cura il mal di testa. A portarselo via è stato un tumore.

Un rarissima forma all'intestino scoperta un anno fa, che non gli ha dato scampo.

«Essendo un medico - lo ricorda Giorgio Simon, ex direttore generale dell'Azienda sanitaria del Friuli Occidentale - ha voluto sapere tutto fin dall'inizio. Era conscio che quella forma di cancro, rara e aggressiva, non gli avrebbe lasciato ancora molto da vivere. Eppure Carlo ha lottato fino alla fine, lavorando in ospedale fino a quando le forze glielo hanno permesso».

Nato e cresciuto a Pordenone, dopo aver frequentato il Liceo classico, eccellendo in greco e latino, si è laureato in Medicina all'Università di Trieste. Successivamente ha deciso di specializzarsi in Neurologia, iniziando l'attività professionale nel 1989.
Pur lavorando come internista nel reparto di Medicina dell'ospedale di San Vito, Lisotto è stato il fondatore, sotto la spinta dell'Azienda sanitaria, del Centro cefalee. «Carlo continua Simon era una persona d'altri tempi. Davanti ai suoi pazienti era in grado di unire la sua grande professionalità a quell'umanità che nel nostro lavoro, purtroppo, non è sempre scontata. Non a caso per avere una visita privata con lui, i tempi di attesa potevano andare ben oltre l'anno». A San Vito, in quel centro altamente specializzato e punto di riferimento per centinaia di pazienti provenienti da ogni dove, l'obiettivo sarebbe stato quello di creare una sinergia tra le competenze affermate di Lisotto e quelle dell'anestesista Paola Nosella, all'avanguardia nella terapia del dolore.
«Unendo le due forze spiega Simon saremmo riusciti a dare ai pazienti un servizio ottimale, tra i migliori in Italia. Purtroppo, però, le cose non sono andate come avrei voluto». Carlo Lisotto era una persona stimata, oltre ad essere un medico molto amato. «Due mesi fa parla ancora Simon l'ho sentito per l'ultima volta al telefono. Era perfettamente consapevole del suo destino, che non gli restava molto da vivere. Né al Cro di Aviano né allo Ieo di Milano erano stati in grado di trovare una cura». Nel lavoro di ogni giorno ha mostrato sempre grande professionalità.
«I risultati appaiono entusiasmanti al punto da aprire una nuova era, da costituire una pietra miliare per il trattamento dell'emicrania, il disturbo più disabilitante in soggetti di età inferiore ai 50 anni», aveva spiegato con una certa soddisfazione lo stesso Lisotto. Il Centro cefalee di San Vito, leader Triveneto nel trattamento dell'emicrania, è stato il secondo in Italia, dopo Pavia, ad aver iniziato a utilizzare le nuove terapie altamente innovative con Erenumab, primo anticorpo monoclonale ad essere scoperto. La prima iniezione è stata eseguita il 17 gennaio del 2019. L'emicrania è la cefalea più frequente. Tra le patologie della popolazione generale rappresenta la seconda causa di disabilità, la prima in soggetti con meno di 50 anni. Lisotto, medico dal cuore grande, trattava tutti i suoi pazienti allo stesso modo. Con cura e rispetto, con dolcezza e delicatezza. Aspetti che mancheranno in quelle persone - tante - che avevano messo nelle sue mani la loro vita.

Ultimo aggiornamento: 15:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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