CANEVA - Profondo cordoglio ha provocato a Sarone e a Roveredo in Piano la notizia della morte, il tre novembre, di Loris Rover, 52 anni, che fra pochi giorni avrebbe festeggiato il suo compleanno.
LA MALATTIA
«Loris ha cominciato a non sentirsi bene già lo scorso gennaio quando è cominciato il suo calvario di analisi, radiografie, visite specialistiche che non evidenziavano, apparentemente, alcun problema significativo spiega la sorella Lara -. Invece la patologia ha minato il suo fisico fino a determinarne la morte, sopraggiunta all'ospedale Sant'Antonio di Padova dove era ricoverato nell'ultimo periodo. E pensare che il suo era uno stile di vita sano continua la sorella Lara -. Amava correre in bicicletta, sua autentica passione, e fare lunghe camminate in montagna. Era un uomo solare, sempre sorridente, dedito al lavoro nel mobilificio Cerasa di Bibano», ricorda . Aveva lavorato alcuni anni anche alla Mercury. Oltre al padre Albino e ai fratelli, Loris lascia anche la compagna Ermanna, la cognata Silvia e i nipotini Mattia ed Enrico.
LE DOMANDE
«Soprattutto restano tante domande senza risposta», commenta ancora la sorella Lara che ha sperato, insieme a tutti, che il fratello potesse farcela a sconfiggere quel male misterioso che lo aveva colpito a tradimento. Molto turbati per questa prematura scomparsa anche i tanti amici che, insieme ai familiari , hanno deciso di raccogliere offerte da devolvere alla ricerca nel campo delle malattie rare. Proprio nelle scorse ore è stata approvata, dopo un lungo iter, la legge sulle patologie rare che attendeva di essere promulgata da oltre tre anni.
I funerali saranno celebrati oggi, alle ore 15 nella Chiesa parrocchiale di Sarone, da dove si proseguirà per la cremazione.