BUDOIA/POLCENIGO - È morto domenica a Pordenone Jonathan Batoukunu.
LA BREVE VITA
Ventiquattro anni compiuti a maggio, lavorava come operaio alla AT International di Brugnera. Arrivato in Italia assieme a fratelli e sorelle nel 2006, a 9 anni, per volontà del padre Milandou Mederic, che aveva deciso di dare un futuro migliore ai figli. La piccola casa a Budoia fu in grado di accogliere i cinque ragazzi e ragazze, dove il padre si fece raggiungere. Subito inserito nella classe quarta della scuola primaria, Jonathan iniziò presto a seguire la squadra dei primi calci del Polcenigo Budoia. I suoi piedi si muovevano attorno al pallone facendo giochi sottili e armoniosi, tanto che era un piacere stare a guardarlo palleggiare e correre sul campo.
IL CALCIO
Nel 2011 una tragedia familiare: un incidente stradale si portò via il padre e i ragazzi furono affidati a famiglie nei dintorni. La divisione non tolse i legami, che rimasero comunque molto forti, in particolare con il fratello maggiore Stephane, che ha accompagnato Jonathan nel suo ultimo viaggio verso il pronto soccorso dell'ospedale di Pordenone domenica notte. Affidato a una famiglia di Polcenigo, dove il calcio era di casa, a Jonathan la squadra di paese fu presto stretta, in molti si accorsero delle sue potenzialità e fu portato a provini con diverse squadre, fino a trovare una strada con le giovanili del Lanerossi Vicenza e poi ancora Motta di Livenza e Pordenone.
I RICORDI
Ciao campione - lo saluta l'ex calciatore polcenighese Loris Pradella, che ricorda il viaggio insieme fino al capoluogo lombardo, per il provino con il Milan -. Eri una giovane promessa ma le cose non sempre vanno bene e in questo caso sono andate nel peggiore dei modi. Ricordo il tuo sorriso. E sono in molti a ricordare il suo timido sorriso, che sapeva conquistare il mondo. È una compagna di classe della scuola primaria di Budoia la prima a dare il saluto nella sua pagina FB domenica, postando una foto di classe: All'improvviso ti arrivano quelle notizie che ti sconvolgono la giornata: Batoukounou M Jonathan , un grande guerriero e la sua guerra l'ha combattuta a testa alta, contro la malattia che l'ha sorpreso alla fine dello scorso inverno, scoperta a uno stadio ormai troppo avanzato per contrastarla.
LA LOTTA ALLA MALATTIA
Ma Jonathan ci ha provato, accompagnato dai fratelli Stephane e Matt e dalla sorella Mederique, dimostrando tutto l'entusiasmo per la vita di cui era ricco e capace di trasmettere a quanti gli stavano vicino. Una voglia di vivere che si vede nel suo video, Jhonny Jhon Bobby One, pubblicato su Youtube a luglio, un rap che strizza l'occhio al Pordenone calcio, di cui il giovane, ormai pordenonese, era stato giovane calciatore ed era rimasto grande tifoso.