Lo schianto e la morte a 28 anni: il sogno spezzato di Yoda, stava per diventare papà

Giovedì 28 Luglio 2022 di Lorenzo Padovan
Zakary Yoda

SPILIMBERGO - Le comunità di San Giorgio della Richinvelda e di Spilimbergo sono in lutto per la morte di Zakary Yoda, il 28enne che ha perso la vita nell'uscita di strada avvenuta nella tarda serata di martedì, in via Ruggero Forti, l'arteria che da Tauriano conduce a Rauscedo.

LA VITTIMA
Si tratta di un ragazzo originario del Burkina Faso, in Italia da molti anni. A Spilimbergo era arrivato un paio d'anni fa, dopo aver lasciato Modena, dove tutt'ora abitano i suoi genitori e numerosi fratelli. Ultimamente viveva con alcuni connazionali a Barbeano e lavorava in un prosciuttificio a San Daniele. «Una persona davvero disponibile - lo hanno descritto gli esponenti della foltissima e ben integrata comunità burkinabè -: coi soldi del suo lavoro si era acquistato, oltre che un'utilitaria, anche la moto con cui girava in zona. Non riusciamo a darci una spiegazione. Era generalmente prudente negli spostamenti. La sua famiglia è affranta, è già arrivata dall'Emilia Romagna. Lo ricorderemo certamente nelle celebrazioni in programma in queste ore nella nostra moschea. Il nostro pensiero affettuoso va anche alla giovane vedova: poche settimane fa, Zakary ci aveva annunciato che la moglie, che vive in Burkina Faso, e che presto sarebbe venuta in Italia, stava aspettando un bambino, che pensiamo sia ormai prossimo nel venire alla luce.

Era felicissimo».

LA STRADA
L'arteria teatro dell'uscita fatale fino a qualche anno non era considerata affatto sicura, tanto che si erano sprecati gli appelli per una manutenzione straordinaria, rappresentando l'alternativa principale per chi, dalle frazioni di Spilimbergo, intenda raggiungere Rauscedo e le sue attività produttive, senza utilizzare il guado sul Meduna. «Come Comune abbiamo investito circa 150mila euro di risorse proprie per riasfaltarla - fa sapere il sindaco di San Giorgio della Richinvelda, Michele Leon -. La proprietà era del Consorzio di bonifica, ma poi l'infrastruttura è stata associata al Demanio idrico regionale. Nessuno se ne occupa, se non i Comuni. Prima di asfaltarla avevo messo il limite di 30 km/h, adesso è di 50 km/h perché resta un tratto insidioso, da affrontare con prudenza. Saranno i Carabinieri ad accertare le responsabilità - conclude Leon -: da parte nostra c'è solo cordoglio e vicinanza alla famiglia della vittima. Queste tragedie segnano l'intera comunità».

TRATTO DISSESTATO
In realtà, qualche malumore gli utenti della strada lo avevano palesato anche recentemente, chiedendo agli enti competenti di intervenire, perché in alcune zone la carreggiata è letteralmente disastrata. «Purtroppo è una strada dove spesso si accelera - ha commentato ieri mattina un residente in zona -, ma paradossalmente nel tratto di San Giorgio, dove si è consumata la tragedia, il manto è nuovo e dunque il transito risulta regolare. Opposta la situazione sul versante di competenza del Comune di Spilimbergo. Spiace constatare il fatto che l'arteria in quel segmento appare totalmente priva di manutenzione e devastata dalle buche. Speriamo che si possa intervenire con urgenza, anche se il dramma del giovane centauro dimostra che la prudenza è l'unica arma a disposizione per scongiurare incidenti».

 

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