Addio all'imprenditore Franco Boz, titolare dell'azienda leader nella maglieria Friultex

Martedì 1 Febbraio 2022 di Mirella Piccin
Franco Boz

AZZANO DECIMO - Aveva fatto dei tessuti per maglieria la sua ragione di vita, ma la sorte con lui non è stata generosa e lo ha strappato alle cose più care a 62 anni. L'imprenditore Franco Boz se n'è andato al Cro di Aviano, dove era ricoverato da una decina di giorni, ma era dalla scorsa estate che combatteva contro un tumore.

Nonostante le due dosi di vaccino aveva preso e superato il Covid e sperava di farcela anche contro il male che lo aveva minato, ma non è stato così.


L'AZIENDA FRIULTEX

Discendente di una famiglia di imprenditori, era figlio di Sergio Dino Boz, morto nel 2019, che negli anni 70 rilevò il maglificio Samma che gestì a lungo. Cresciuto in azienda, fece poi nascere la Friultex in via Villalta in zona industriale ad Azzano, attiva nel settore del tessuti di maglieria, che tra i suoi clienti più prestigiosi conta Calzedonia, con la quale fa il 70-80% del fatturato, Intimissimi e La Perla. Oggi l'azienda conta circa 25 dipendenti, per la maggiore parte donne. Boz portava avanti l'attività con la moglie Nataly, che segue la produzione e uno dei due figli avuti dalla prima moglie, Danny, tecnico delle macchine, mentre l'altro, Flavio, ha fatto altre scelte lavorative. Franco, dicono gli amici «era all'avanguardia, era era avanti rispetto a tanti. Innovativo nell'imprenditoria e nella tecnologia, non si tirava indietro se c'era da fare un investimento moderno. Sul piano umano, poi, era una persona sempre disponibile».


I RICORDI DEGLI AMICI

Nevio Pavan, amico da sempre, aggiunge che «Franco oltre ad essere un imprenditore capace e innovativo nel mondo dei tessuti per maglieria, era un uomo disponibile e generoso verso la sua comunità, Azzano, e verso la parrocchia, donando i panettoni a Natale alle persone meno fortunate, organizzando cene di solidarietà e lotterie. E anche verso le suore Rosarie in Bolivia alle quali spediva aiuti concreti. Ogni volta che qualcuno bussava in cerca di aiuto lui era presente, come quando contribuì al restauro della Madonna ad Anduins». Lo ricorda con grande stima anche uno dei titolari del maglificio Ma.Re. srl di Chions, Mauro Bressan: «Era uno dei nostri principali fornitori, ci ha aiutato a crescere con i suoi tessuti. Una mente imprenditoriale, una bella persona. Un uomo sempre presente anche quando si trattava di diventare per un periodo sponsor della Pallavolo di Chions o per aiutare gli altri». Umano anche con i dipendenti. Per esempio, Boz, quando entrò in vigore il Green pass (2021) fu uno degli imprenditori generosi che si fece carico del cinquanta per cento dei costi dei tamponi. «Una decisione presa nel rispetto della libertà di ognuno e per evitare discriminazioni nell'ambito del lavoro, con l'obiettivo di permettere a tutti quelli che stanno ancora valutando di vaccinarsi, di svolgere i propri compiti in azienda - disse -. La mia azienda ha un codice etico, che ha come punti fermi, il rispetto alla salute e alla sicurezza e i diritti e la dignità dei dipendenti». La data del funerale non è ancora stata fissata.

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