Martina, stroncata a 44 anni dalla malattia. Genitori e colleghi: «Non ha mai rinunciato alla vita»

Lunedì 5 Giugno 2023 di Giulia Soligon
Martina Barzan, medico odontoiatra per la Dental coop

PORDENONE - «Dal 10 maggio dormivo sempre con lei. Mi chiedeva di aiutarla a salvarsi, ma non sapevo come fare. Non si può morire a 44 anni così». È il racconto straziante di un padre, Giovanni Barzan, da domenica senza più la sua Martina, mancata in un modo, e in un mondo, che a volte gira al contrario, lasciandoti impotente davanti a quella triste rabbia che solo un genitore può provare, quando a morire per prima è la figlia. Tanto tenace ed empatico era lo spirito di Martina, medico odontoiatra dello studio Dental coop, operativo sia a Fontanafredda che a Treviso, tanto più è pesante quel vuoto che ora lascia nel cuore del papà Giovanni e della mamma Rita Baldissera, con la quale viveva negli ultimi anni a Torre di Pordenone prima del ricovero ai primi di maggio alla Via di Natale.

Una morte che difficilmente si accetta, ma «se devo ringraziare qualcuno, questi sono gli infermieri che si sono sempre presi cura di lei» tiene a precisare il padre.

Il collega Marco, da Thiene in moto per stare un giorno con lei

Sono le quattro e mezza di domenica mattina, quando Martina esala l'ultimo respiro. «Aveva una gran voglia di vivere, solare e con un caratteraccio, di quelli determinati, che sanno cosa vogliono. Si faceva voler bene ed era sempre circondata da amici» racconta Barzan, tracciando un profilo di Martina, con gli occhi e con il cuore che solo un padre può avere. E lo fa ricordando come nelle ultime settimane fosse venuto a farle visita un collega. «Mi sono meravigliato. È arrivato da Thiene in moto ed è rimasto con lei fino alle dieci di sera». Il collega è Marco Pozza, che con Martina ha condiviso gli anni dell'università a Padova, dove entrambi frequentavano la facoltà di Odontoiatria e protesi dentaria.

Martina, anima raggiante ed empatica

«Non la sentivo da tempo, ma quando ho saputo del male che l'aveva colpita, non ho esitato ad andare a trovarla». Una donna dal passo lungimirante ed energico, carpito anche dalle sue parole. «Schietta. Senza peli sulla lingua, una friulana. Ai tempi dell'università mi ha aiutato molto. Portavo avanti gli studi, lavorando e nel frattempo avevo famiglia. Lei è stata come un faro, incoraggiandomi a trovare la luce in un momento in cui rischiavo di mollare. Ecco perché non ho perso un minuto in più per andare a trovarla». Colpita da una grave malattia nel dicembre 2021, lei alla vita - nonostante tutto - non ha mai smesso di crederci. Con una gran passione per il ballo country e per i vestiti, «negli ultimi anni le piaceva mettere in vendita su Vinted gli abiti che non portava più, trattando il prezzo sull'acquisto» racconta il papà. Quella di Martina è un'anima raggiante e accesa, che nemmeno la malattia è riuscita mai a spegnere. «Siamo medici e benché consapevoli del futuro incerto di queste malattie, anche per noi esiste l'illusione di voler vivere. Di potercela fare. E senz'altro Martina era una di queste. Che alla vita non ha mai rinunciato» conclude Marco. I funerali saranno celebrati nella giornata di mercoledì 7 giugno alle ore 16.00 nella chiesa di Torre di Pordenone.

Ultimo aggiornamento: 7 Giugno, 08:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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