La malattia scoperta da un anno e l'intervento che toglie le speranze: la maestra Giovanna muore a 47 anni

Martedì 16 Maggio 2023 di Antonella Chiaradia
Giovanna Zucchet

FIUME VENETO - Portata via da un tumore a 47 anni. Giovanna Zucchet, madre di due bambini e insegnante all'asilo nido, si è spenta sabato, 13 maggio, all'ospedale di Udine. La malattia non le ha lasciato scampo: lottava da un anno, non ce l'ha fatta. La donna era stata ricoverata il 6 maggio all'ospedale di Pordenone, ma con l'aggravarsi delle condizioni era stata trasferita al Santa Maria della Misericordia di Udine, dove aveva subito un intervento chirurgico che però purtroppo non aveva avuto esito positivo.

IL RICORDO
«Da dodici anni lavorava nell'asilo nido di Bannia - ha commentato con dolore il marito Thomas, impiegato comunale a Chions e originario di Azzano Decimo - poi un anno fa ha scoperto la tragica malattia e questa l'aveva costretta a lasciare il suo impiego per dedicarsi alle cure.

Amava molto i bambini che seguiva, tanto che ad aprile era tornata per riprendere la sua attività lavorativa e trascorrere il tempo coi suoi piccoli alunni, ma il 6 maggio, dopo pochi giorni di lavoro, purtroppo le sue condizioni si erano aggravate, tanto da costringerci a rivolgerci al Pronto soccorso di Pordenone. I medici però l'avevano ricoverata a Pordenone e poi trasferita a Udine con l'aggravarsi della sua salute».

IL PROFILO
Nata a Fiume Veneto, la giovane insegnate si era sposata a luglio 2005 ed era rimasta a vivere nel suo paese di origine, a Cimpello. Lì con il marito aveva avuto due bambini, Chiara che oggi ha 14 anni e Cristian, di 9 anni. I due piccoli oggi rimangono senza la mamma che ha lasciato anche i fratelli Roberto e Mauro, la sorella Paola, la suocera Graziella, i cari nipoti e i bambini della scuola per l'infanzia Maria Immacolata. I funerali si terranno domani, 17 maggio, alle 15 nella chiesa parrocchiale di Fiume Veneto e il rosario sarà recitato stasera alle 19.30 nella medesima chiesa.
Giovanna lascia un ricordo indelebile nella comunità di Cimpello e Fiume Veneto dove era conosciuta per la sua passione per il lavoro. Si era dedicata ad esso anche nei momenti più duri, quando la malattia la costringeva a trascorrere periodi in ospedale lontana da suoi figli. Ad essi aveva continuato a dedicare il tempo ed era rimasta un punto di riferimento e di supporto, tanto che nessuno avrebbe immaginato che la malattia si sarebbe accanita su di lei e l'avesse colpita così duramente. Era trascorso circa un anno da quella tragica notizia che aveva lasciato nello sconforto tutti i familiari e che la conosceva.
 

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