PORCIA - Non ce l’ha fatta Nina, la gattina sequestrata alcuni giorni fa in una abitazione di Porcia, in seguito a un intervento delle guardie zoofile dell’Oipa, l’Organizzazione internazionale protezione animali. È morta ieri mattina nella clinica veterinaria nella quale era stata ricoverata dopo che il veterinario le aveva riscontrato grave disidratazione e insufficienza renale. «Sembrava essersi ripresa – racconta Laura D’Amore - anche se restava in prognosi riservata.
Nina giaceva raggomitolata in stato di abbandono, non rispondeva agli stimoli esterni, disorientata, il pelo arruffato, pieno di nodi. Aveva gli arti doloranti e difficoltà a reggersi in piedi. «Ci dispiace – continua D’Amore – perché siamo arrivati tardi. Se la segnalazione fosse giunta prima, forse si sarebbe potuta salvare. Se non altro, nei suoi ultimi giorni è stata curata e coccolata». Il proprietario si era difeso spiegando di tenere la gatta legata alla catena per evitare che uscisse e finisse sotto un’auto. Ma la giustificazione non è bastata: Nina era così stata sequestrata e il proprietario denunciato alla Procura della Repubblica di Pordenone per il reato di maltrattamento di animali e sanzionato perché nell’abitazione è stato ritrovato anche un cane privo di microchip.