Morto Roberto Cao, aveva 66 anni. Una vita dedicata ai commercianti

Martedì 10 Luglio 2018 di Michelangelo Scarabellotto
Morto Roberto Cao, aveva 66 anni. Una vita dedicata ai commercianti
PORDENONE - Lutto nel mondo del commercio. Nella notte tra domenica e ieri è morto Roberto Cao, aveva 66 anni. Era presidente del Confidi provinciae, nonché titolare di alcuni negozi. Molto conosciuto anche perché a Sacile, ma non solo, si era impegnato in politica. È stato colpito da una malattia che in poche settimane se l’è portato via.
 
L’ATTIVITÀ
Si è sparsa in un baleno, fin dalle prime ore di ieri, la notizia della morte di Roberto Cao, sacilese doc con la passione della fotografia che gli è rimasta sempre nel cuore. Imprenditore del commercio, assieme alla moglie Mirella Spagnol con la quale avrebbe festeggiato i 45 anni di matrimonio. Un settore quello del commercio, per il quale si è battuto per lunghi anni, in particolare nell’ambito dei Consorzi di garanzia fidi. Inoltre, a Sacile aveva fondato, assieme ad Andrea De Filippo, il Consorzio commercianti per Sacile di cui è stato socio fino alla sua chiusura.
IL CONSORZIO
Ma l’impegno professionale di Cao è stato soprattutto sul fronte dei colleghi commercianti in difficoltà attraverso il Congafi di cui è stato presidente per oltre 10 anni. Nel corso dei quali è stato vicino alla categoria istituendo tra l’altro anche quel fondo di rotazione che consentiva l’erogazione di contributi alle attività colpite da eventi calamitosi. Inoltre negli ultimi anni si era battuto per costruire la nuova sede del Confidi a Pordenone inaugurata nel settembre 2016. Cao, negli ultimi anni, era diventato anche la voce che giornalmente dal suo sito non lesinava critiche alla politica, era di stimolo alle Amministrazioni comunali. Nel 2014 si era anche candidato con Fratelli d’Italia alle comunali di Sacile.
GLI INIZI
Nato nel 1952 in riva al Livenza, Cao ha compiuto i suoi primi studi nella sua città, ha quindi frequentano il liceo classico al Don Bosco di Pordenone. Quindi la scelta di seguire la passione, trasmessagli dal padre Giulio, per la fotografia che lo aveva contagiato fin da giovane. Negli anni ’70 nello studio a Orsago, Roberto esegue i suoi primi scatti e qui continua una attività apprezzata da una clientela dei diversi Comuni limitrofi. Nel 1973 il matrimonio con Mirella assieme alla quale comincia a cullare il sogno che assieme hanno realizzato negli anni ’80 aprendo il negozio di abbigliamento di via Garibaldi a Sacile. Da qui è iniziata una vera e propria escalation che ha visto i coniugi approdare con un negozio di abbigliamento in corso Garibaldi a Pordenone, poi a Conegliano. Nel 1975 la nascita del figlio Alessio che ha seguito la passione del padre, quindi della adorata nipote Ginevra nata dal matrimonio con Marina Bigaran. Una presenza diretta nel settore quella del presidente Confidi che gli ha consentito di vivere le difficoltà della categoria, vivere le crisi, conoscere i problemi di tanti colleghi, capirne le necessità. Eletto a presidente del Congafi provinciale, si è da subito impegnato nella tutela del settore, battendosi a difesa di quanti si venivano a trovare in difficoltà creando forme di sostegno economico. A Sacile è stato fondatore del Consorzio Commercianti che per una decina d’anni ha promosso iniziative.
LA POLITICA
Ma Cao ha avuto ruoli importanti anche nella vita politica sacilese prima nel Partito socialista, di cui è stato segretario della sezione sacilese ed eletto consigliere comunale nel 1981 nella amministrazione guidata dal sindaco Mario Sartori di Borgoricco. Negli anni più recenti è passato a Fratelli d’Italia, movimento che lo ha visto impegnato fino nella ultima campagna elettorale assieme all’ex assessore Ariana Sabato e al nuovo coordinatore della sezione locale Francesco Morabito. È stato anche consigliere della Pro Sacile che lo ricorda come l’organizzatore di uno dei più grandi eventi: il concerto di Vasco Rossi. I funerali avranno luogo domani alle 16 nel Duomo di Sacile, questa sera alle 19.30 in Cappella del Crocefisso, sarà recitato il Rosario.
Michelangelo Scarabellotto
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