Specializzandi al posto del medico di base, a San Vito 4 neo laureati per tamponare la carenza di camici bianchi

A fine mese cesserà l'incarico alla professionista Centa che a maggio prenderà servizio stabile a Cordovado

Venerdì 17 Marzo 2023 di Chiara Muzzin
La sede della guardia medica

SAN VITO AL TAGLIAMENTO - Quattro giovani specializzandi si alterneranno nell'ambulatorio della guardia medica di San Vito per garantire l'assistenza primaria ai numerosi pazienti del territorio, che tra una decina di giorni si troveranno senza medico di base.

Sta per concludersi, infatti, l'incarico provvisorio affidato lo scorso settembre alla dottoressa Maria Cristina Centa. L'ultimo giorno di servizio sarà il 26 marzo. La professionista era stata chiamata a lavorare «nell'ambito temporaneamente costituto dai comuni di Cordovado, Morsano e San Vito», come si legge nella delibera di Asfo che ha come oggetto la cessazione del suo incarico. Una zona particolarmente colpita dal problema della carenza di medici di base.


INCARICO DISATTESO
«L'Asfo aveva pubblicato un nuovo avviso di incarico per sostituire la dottoressa, che però è andato deserto», spiega Anna Vit, da poco direttrice del distretto sanitario del Tagliamento. «In assenza di personale continua la dottoressa si avviano questi ambulatori provvisori». Sono in arrivo in questi giorni, ai pazienti seguiti negli ultimi mesi da Centa, le lettere da parte di Asfo che annunciano loro di rivolgersi all'ambulatorio della guardia medica a partire da lunedì 27 marzo. «Gli altri medici che operano nell'ambito hanno già un carico molto elevato di pazienti da seguire osserva Vit circa 1800 ciascuno. Non era possibile, per loro, accogliere altre persone».


ALTRO PRESIDIO
Intanto il dottor Gustavo Della Bianca, che per questioni anagrafiche e di servizio potrebbe andare in pensione ad aprile, «ha optato per altri due anni di lavoro», fa sapere l'assessore alla tutela della salute Alfredo Gregoris. Il medico è operativo insieme ad altri colleghi nell'ambulatorio di via Scrosoppi. I quattro specializzandi che si metteranno a disposizione dei pazienti di Centa in guardia medica «garantiranno la stessa copertura oraria degli ambulatori "tradizionali" rassicura la direttrice del distretto. Sono persone che hanno già esperienza nella sostituzione di medici e che potranno conciliare il servizio, lo studio e la formazione».


L'ESEMPIO DI PRAVISDOMINI
Anche nella vicina Pravisdomini è stato attivato di recente un "Asap", ambulatorio sperimentale di assistenza primaria. «Il problema che porta ad avviare queste sperimentazioni purtroppo è diffuso riflette Vit: ci auguriamo tutti che si tratti di un'esperienza quanto più breve possibile. La situazione è in divenire ed è difficile fare una previsione. L'auspicio è che si possa contare nell'arrivo di altri medici nel giro di pochi mesi». Chiusa la fase di incarico provvisorio e "misto" (con la copertura di più comuni dell'ambito), per Centa si aprirà una nuova opportunità professionale: dal primo maggio prenderà servizio a Cordovado, nell'ambulatorio di Palazzo Cecchini. A quel punto, a soffrire della carenza di medici di base sarà soprattutto Morsano, che rimarrà scoperta. Una criticità molto sentita dagli esponenti politici, dai sindacati, dal mondo dell'associazionismo, e in generale dai cittadini del sanvitese. I flashmob si susseguono in queste settimane. L'ultima manifestazione si è tenuta solo pochi giorni fa nei pressi dell'ospedale di San Vito ed è stata incentrata proprio su questo problema. Qualcuno si è presentato con striscioni recanti l'appello, rivolto ai governatori regionali, ad «assumere e pagare meglio gli operatori sanitari pubblici».

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