PORDENONE - Non bastavano gli abbandoni per raggiunti limiti di età. Ora il territorio deve trovarsi alle prese anche con le dimissioni più o meno improvvise.
A rimanere a piedi stavolta saranno circa 1.800 pazienti in tutta la provincia di Pordenone, dal momento che gli addii volontari riguardano tre territori ben distinti tra loro. Il dottor Maurizio Milani, ad esempio, nonostante fosse originario di Fiume Veneto lavorava a Maniago dal 1982. La dottoressa Ksenia Bekaeva, di origine russa, lascerà invece le sedi di Maniago, Vajont e Frisanco. In questo secondo caso si tratta di una professionista piuttosto giovane e quindi non di un abbandono per raggiunti limiti di età, ma di una scelta che molto probabilmente è legata ad altre opportunità lavorative. Il terzo e ultimo caso segnalato dall'Azienda sanitaria del Friuli Occidentale è riferito alla dottoressa Maria Agnese Caggegi. Si tratta di una professionista nata nel 1980 a San Vito al Tagliamento e che nello stesso comune aveva trovato un impiego a tempo indeterminato come medico di medicina generale. Anche lei, però, ha scelto di percorrere un'altra strada. La situazione in regione è già critica e in provincia di Pordenone sta ulteriormente peggiorando a causa di abbandoni volontari e pensionamenti programmati.