PORDENONE - Il giorno è arrivato.
LA STRANEZZA
«Non faccio io le norme. Io sono costretto ad applicarle, anche quando non mi convincono», ha detto laconico il sindaco Ciriani rispondendo a una critica sui social. Un cittadino gli chiedeva se fosse al corrente del fatto che molte persone si ritroveranno comunque in altri luoghi. Risposta scontata: sì, eccome. Anche nelle immediate vicinanze dell'area che la Prefettura ha voluto blindare per evitare assembramenti. Un esempio? Il bar Posta. L'esercizio commerciale non è incluso tra quelli che potranno servire esclusivamente le persone con il posto a sedere di fronte allo schermo gigante sul quale scorreranno le immagini di Italia-Inghilterra. E al suo interno la partita si vedrà lo stesso, come accade dall'inizio dell'Europeo. Limiti per le sedute al tavolo? In zona bianca, all'aperto, non ce ne sono. Mascherine? Sempre all'aperto, non sono certo obbligatorie. A pochi metri da lì, invece, tutti distanziati e con le mascherine addosso per vedere la stessa partita. Perché il Posta non è inserito tra i locali vietati (lo saranno solo la gelateria e il bar sotto la biblioteca)? Il motivo può far sorridere, ma tant'è: le sue sedute non consentono di inquadrare con la vista il maxischermo. Tutto qui.
LE REGOLE
C'è poi un altro effetto secondario, legato però sempre all'iniziativa voluta dal Comune. In viale Cossetti e viale Martelli (da viale Cossetti a piazza Giustiniano) è stato istituito il divieto di sosta con rimozione dalle 18 alle 24 (e comunque fino a termine necessità); in piazza XX Settembre divieto di transito e divieto di sosta con rimozione dalle 8:30 alle 24 (e comunque fino a termine necessità). Per consentire la proiezione della partita Italia - Inghilterra su maxischermo in piazza XX Settembre, infatti, sono state stabilite alcune modifiche alla viabilità e parcheggi nell'area della manifestazione e in zone limitrofe. Proprio l'incrocio tra viale Martelli e viale Cossetti, alla fine della semifinale contro la Spagna si era riempito di tifosi in festa dopo il passaggio dell'Italia in finale. Questa volta, nella speranza che la Nazionale regali una gioia, non ci saranno le macchine. Le persone, tante, quelle sì. Senza posti a sedere.
M.A.
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