Max Zago, modello e e attore condannato per e botte ai vicini

Sabato 15 Aprile 2023
Max Zago, modello e e attore condannato per e botte ai vicini

PORDENONE - Il suo volto da duro troneggiava su manifesti grandi come un monolocale sparsi in città. Uno sguardo torvo, un fisico da body builder spalmato su poco meno di un metro e novanta. Che poi Max Zago di idee ne aveva tante, non solo legate al suo fisico scolpito da allenamenti quotidiani in palestra. Era riuscito pure a farsi strada nel mondo del cinema asiatico, ottenendo parti anche di un certo peso. Non ultimo era stato proprio lui a realizzare nel giugno del 1998 le scarpe da calcio della Nike utilizzate dal "Fenomeno" Ronaldo. «Un'emozione unica», aveva dichiarato all'epoca.

Un omone, insomma, con il quale la vita non sempre è stata generosa e che ha comunque sempre saputo rialzarsi, anche quando sembrava un'impresa titanica.


IL PROCESSO A MAX ZAGO


Ieri mattina in tribunale a Pordenone è stato celebrato il processo con imputato il sanquirinese che ora vive in Germania. L'accusa era di aver aggredito, picchiato e minacciato il presidente della coperativa Baobab, lo piscologo Luca Modolo. Zago non era presente e a rappresentarlo c'era l'avvocato Cristiano Leone, alquanto amareggiato dopo la lettura della sentenza. Il giudice monocratico Piera Binotto ha condannato in sanquirinese a otto mesi di reclusione e 300 euro di multa. Ma la condanna non riguarda solamente gli episodi di aggressione con i "vicini di casa". Sì perché, come ha sottolineato tra lo stupito e l'arrabbiato l'avvocato Leone, Zago doveva rispondere anche di furto di energia elettrica. Un reato che si sarebbe concretizzato quando, più volte, l'imputato è andato a ricaricare il telefonino nei locali della cooperativa Baobab di Pordenone. «Locali sempre aperti dove può entrare praticamente chiunque - rimarca il legale -. Poi quanto può costare una ricarica, pochi spiccioli...». Zago in quel periodo (tra luglio e novembre 2017) si trovava in difficoltà e anche poter fare una ricarica di qualche centesimo per lui era importante.


LE MINACCE
Per quanto riguarda invece l'imputazione di aggressione e minacce, questa fa riferimento a quanto accaduto nel luglio del 2017, quando Zago è entrato nella struttura per profughi gestita dalla cooperativa Baobab e, nonostante gli fosse stato chiesto di andarsene, non si è mosso. Poi ha aggredito verbalmente una persona e poi ha spintonato il presidente Modolo e lo ha afferrato per la gola. Gli erano state contestate anche delle minacce contro persone impegnate nella Baobab.


IL PERSONAGGIO
Ora Max Zago ha lasciato l'Italia per cercare una nuova vita e una nuova dimensione in Germania. La notorietà acquisita con le sua apparizioni in film d'azione cinese, dove indossava i panni del "cattivo", gli è costata cara. «Di Ronaldo mi colpirono subito la disponibilità, l'affabilità e la modestia», aveva detto parlando del "Fenomeno". Una vita piena in mezzo a persone famose, in un mondo che però forse non gli apparteneva.
S.S.

Ultimo aggiornamento: 16 Aprile, 10:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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