Mascherine negli ospedali, resiste l’ultimo baluardo della pandemia: aggiornate le regole

In regione le protezioni restano obbligatorie anche per visitare nei reparti i pazienti anziani: a Trieste negli ambulatori scelgono i singoli professionisti

Venerdì 5 Maggio 2023 di M.A.
Mascherine negli ospedali, resiste l’ultimo baluardo della pandemia: aggiornate le regole

L’ordinanza nazionale c’è ed è chiara.

Ma l’ospedale rimane ancora “terra protetta”. E le mascherine vincono come in piena epoca pandemica. Resta alta anche l’intenzione di proteggere i pazienti a rischio e in generale i reparti, almeno da quanto si evince dalle indicazioni che campeggiano sulla pagina principale del sito internet dell’Azienda sanitaria del Friuli Occidentale. In corsia, infatti, non scatta il liberi tutti e ci sono ancora diversi limiti da rispettare. 


LE NORME
Nel dettaglio, in ospedale a Pordenone, è ancora obbligatoria la mascherina «per lavoratori, utenti, visitatori, operatori dei servizi (compresi quelli in appalto) presso tutti i reparti di degenza in regime ordinario e diurno ad eccezione di Ostetricia e Pediatria». La prescrizione scatta in presenza di pazienti fragili, che però in ambito ospedaliero sono praticamente la maggior parte, soprattutto in alcuni reparti a maggior penetrazione di popolazione anziana. La protezione del naso e della bocca, poi, dev’essere ancora mantenuta «per lavoratori, utenti, operatori dei servizi (compresi quelli in appalto) e accompagnatori presso gli ambulatori dedicati a pazienti a rischio aumentato». E in questo caso si parla di patologie come ad esempio i tumori. E ancora devono indossare la mascherina «lavoratori, utenti, operatori dei servizi (compresi quelli in appalto) e accompagnatori dei Pronto soccorso e punti di primo intervento». 
C’è poi un punto di difficile interpretazione, ma figlio come nessun altro del periodo pandemico. Devono infatti portare la mascherina «lavoratori, utenti, visitatori, operatori dei servizi (compresi quelli in appalto) e accompagnatori che manifestano sintomatologia respiratoria (tosse, starnuti, ecc.) in qualunque area (indossare preferibilmente FFP2)». In tutti gli altri ambiti, invece, l’Azienda sanitaria del Friuli Occidentale ritiene sufficiente la protezione garantita dalla normale mascherina di tipo chirurgico. 
Decade invece ogni tipo di obbligo nei seguenti luoghi dell’ospedale: aree amministrative, studi, laboratori, spazi comuni (sale di attesa, corridoi interni), mense, bar, sale riunioni /aule cup, spogliatoi e obitorio.


LA MAPPA
L’Azienda sanitaria giuliano-isontina, cioè quella che afferisce ai territori di Trieste e Gorizia, aggiunge anche un punto dedicato agli ambulatori. «Per quanto riguarda gli ambulatori medici, la decisione sull’utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie resta alla discrezione dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta», si legge infatti nelle disposizioni della direzione sanitaria della struttura ospedaliera. Anche «la decisione sull’esecuzione di tampone diagnostico per infezione da SARS-CoV-2 per l’accesso ai Pronto soccorso è rimessa alla discrezione delle direzioni sanitarie e delle autorità regionali». Significativo, poi, che nelle stesse disposizioni si faccia anche riferimento esplicito alla presenza, nei reparti, di pazienti anziani, e non solamente di pazienti fragili. Condizione, questa, che fa scattare immediatamente l’obbligo delle mascherine. Resta tutto aderente alla nuova norma nazionale, invece, nelle tante residenze sanitarie assistite e nelle case di riposo della nostra regione. 


L’ABITUDINE
Ma come si comportano, in questi giorni, gli utenti e i professionisti che si recano negli ospedali? Poche ore di fronte al punto medico Santa Maria degli Angeli di Pordenone bastano per tastare il polso della situazione. E per la prima “sentenza”: nelle corsie degli ospedali di fatto si è ancora in pieno periodo pandemico. Certo, il rispetto della distanza non è ovviamente quello del marzo del 2020, ma all’ingresso di via Montereale a Pordenone le mascherine rimangono ancora ben salde sul viso dei visitatori che varcano la porta principale. C’è qualcuno che si presenta senza protezioni, quindi aggiornatissimo sulle nuove norme nazionali, ma la maggior parte delle persone preferisce ancora la prudenza negli ambienti ospedalieri. 

Ultimo aggiornamento: 17:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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