La mascherina resiste nonostante l'ordinanza: in centro vince la prudenza

Giovedì 4 Giugno 2020 di Redazione
Due clienti in un bar di Pordenone che indossano la mascherina
PORDENONE - Il popolo della mascherina esiste ancora, a conferma di come lo choc vissuto durante i mesi di quarantena e il timore di essere contagiati (più che di contagiare) siano in grado di giocare a volte un ruolo molto più importante rispetto a una disposizione con forza di legge come un’ordinanza. La conferma è arrivata ieri, a poche ore dall’entrata in vigore del provvedimento regionale che dalla mezzanotte tra mercoledì e giovedì concede la possibilità di rimuovere la mascherina (o in generale la protezione di naso e bocca) negli spazi all’aperto. 
IL VIAGGIO
Due terzi, forse qualcosa di più. La rilevazione procede naturalmente a spanne, e senza “sparare” numeri e proporzioni si può dire - affidandosi agli occhi - che la netta maggioranza dei pordenonesi ha mantenuto (almeno per il primo giorno) la massima prudenza sul fronte delle protezioni individuali. E non si è notata nemmeno una grande differenza tra i cittadini più anziani e quelli più giovani. Tra i due corsi, infatti, ieri mattina si notavano ancora molte mascherine ben “annodate” attorno a naso e bocca. L’ordinanza - è bene ricordarlo - non sancisce affatto la fine del rischio di contagiare o essere contagiati, ma concede più libertà di scelta in fatto di protezioni all’aperto. Una libertà che qualcuno ha iniziato subito ad apprezzare, ma che molte persone hanno sì recepito, ma allo stesso tempo “scartato” preferendo la strada della massima prudenza.
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