Addio a nonna Maria "Gigiuta", 103 anni: aveva "previsto" la data della sua morte

Domenica 21 Agosto 2022 di R. P.
Maria Luigia Benvenuto

 I primi giorni di agosto dell’anno scorso, aveva predetto: «Io me ne andrò il 20 agosto», senza però specificare l’anno.

Sabato, cioè proprio il 20 agosto, se n’è andata davvero. San Vito dice addio a “nonna Maria”, 103 anni e tra le più anziane residenti della cittadina. Maria Luigia Benvenuto chiamata dalle amiche “Gigiuta”, i 103 anni li aveva compiuti il 12 agosto.

Ultima di 7 fratelli, nata nella frazione Ligugnana-Braida, da Felice e Lucia, «ne ha viste di cose in un secolo», racconta il figlio. «Spesso raccontava tanti aneddoti della sua gioventù, durante la guerra e nel dopoguerra, e in particolare della povertà delle persone che raggiungevano a fatica il minimo vitale, ma anche l’estrema dignità, la solidarietà che c’era fra tutti e la spensieratezza della gioventù. Fin dall’età di 12 anni è stata mandata a “servire” a Milano in famiglie facoltose e poi, rientrata a San Vito, l’iter “obbligato” per le ragazze del tempo: il lavoro in filanda, le tante ore con le mani nell’acqua bollente per la lavorazione della seta».

Sposata nel 1942 con Antonio Simon (detto Tunin) ha avuto tre figli, Franca, Paola e Adriano, e si è dedicata alla famiglia e alla casa, facendo i “salti mortali” per sbarcare il lunario, anche se il modesto ma sicuro stipendio del marito, dipendente comunale, ha consentito una vita dignitosa, ma non certo dispendiosa. 

IL RICORDO 

«Economa e attenta, poiché amava l’eleganza e il vestire bene, è riuscita a sfruttare la sua passione per il cucito, realizzando - spesso da indumenti usati - vestiti “eleganti” per sé e per i figli. Una passione che ha mantenuto nel tempo fino a qualche anno fa, realizzando anche vestitini per i nipoti e per i pronipoti. Ha raggiunto in serenità il traguardo dei 103 anni attorniata dai familiari ed in particolare dai tre figli Franca, Paola e Adriano che, assieme alle assistenti Elena e Mariana e la costante presenza dei medici di famiglia dottoressa Bruckbauer e dottor Preo l’hanno accudita con amore nella sua casa». 

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