Recycla, l'eroe è un elettricista: salva il collega ma è gravissimo

Mercoledì 28 Agosto 2019
Recycla, l'eroe è un elettricista: salva il collega ma è gravissimo
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MANIAGO - È Mike Rovedo, 42 anni, dipendente di una ditta di elettricisti di Maniago (Pn), l'eroe dell'esplosione alla Recycla. L'uomo si trovava a pochi metri dal luogo della detonazione e si è letteralmente lanciato per estrarre dal macchinario interessato il collega in difficoltà. Quest'ultimo, Osvaldo Tassan, 46 anni, di Marsure di Aviano (che è risultato in regola con l'utilizzo di ogni dispositivo di prevenzione per quel tipo di lavorazione specifica), è poi riuscito a indietreggiare e a togliersi i capi interessati dal rogo, mentre le parti del corpo più importanti erano per fortuna già protette da guanti, maschera e tuta ignifuga. Tutta la scena è stata rivista dai Carabinieri e dallo Spisal, nel corso delle immediate indagini che sono scattate: nel filmato, girato dalle telecamere interne al capannone, si nota la detonazione, si vede la fiammata attingere l'intera zona e Rovedo (la cui presenza non è occasionale, vista la storica collaborazione della Spectra con la Recycla) che si protrae verso l'avianese per sottrarlo a conseguenze peggiori.
 


L'elettricista - che non stava prendendo parte a quella pericolosa manutenzione specifica -, non era tenuto a indossare particolari presidi di sicurezza e per questo ha rimediato ustioni diffuse di secondo grado.

Dopo il volo in elicottero a Udine e le prime cure in Pronto soccorso è stato egli stesso a tranquillizzare moglie, figlio e titolare sulle proprie condizioni di salute, ricordando di non aver mai perso conoscenza. Il terzo sfortunato protagonista dell'incidente è Andrea Rossi, 51 anni, di Montereale: anch'egli si è prodigato per spegnere le fiamme che stavano minacciando i colleghi, finendo per scottarsi le mani. Un elemento comune, nelle indiscrezioni filtrate dai soccorritori e dalle forze dell'ordine che sono accorsi alla Recycla, riguarda l'efficacia dei dispositivi antincendio installati nei vari capannoni ed anche la capacità delle persone coinvolte di rispettate i protocolli di emergenza. Sempre grazie al circuito interno di video sorveglianza si è infatti visto come nell'istante esatto dell'esplosione - che non ha danneggiato altre parti del reparto - dal tetto del capannone si sia scaricata a terra un'enorme quantità di acqua grazie al sistema sprinkler, gli spruzzatori) di cui la ditta è dotata. Prova di questa efficacia - cui si debbono, con ogni probabilità, le conseguenze non drammatiche dell'accaduto - è data dal fatto che quando i Vigili del fuoco di Maniago sono giunti in azienda (in una manciata di minuti dalla chiamata al 112) non c'era più traccia di fiamme, mentre a terra c'erano importanti flussi d'acqua che avevano annientato il fuoco, spegnendolo anche dai corpi dei tre feriti. L.P. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Ultimo aggiornamento: 15:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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