Blackout e alberi caduti: Cansiglio isolato

Venerdì 2 Novembre 2018 di Claudia Borsoi
Blackout e alberi caduti: Cansiglio isolato
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Alberi caduti, niente corrente elettrica per 72 ore, telefoni fissi muti e la rete cellulari senza campo. C'è anche il Cansiglio tra le vittime del maltempo. Sull'altopiano, ma anche nella località di Crosetta e in Pizzoc, lunedì sera il vento ha fatto enormi danni al patrimonio arboreo e non solo. Cavi elettrici e telefonici dopo esse stati colpiti dagli alberi sradicati dal vento sono ancora penzolanti e staccati, in attesa che il servizio venga ripristinato. Un disagio non indifferente per allevatori e imprenditori che qui hanno attività turistiche. Solo chi ha dei generatori, riesce ad affrontare questi giorni di blackout e a mandare avanti le proprie attività. Per gli altri il danno economico è ingente.

I DISAGI
«Fino a mercoledì pomeriggio la provinciale del Cansiglio che sale da Fregona alla piana è rimasta chiusa, perché almeno una quindicina di alberi sono caduti, sulla strada, dal vento» testimonia il fregonese Daniele Dal Mas che ieri è salito in Cansiglio. Al suo arrivo la desolazione. Tanto che ha raccolto i disagi di chi qui ha attività, come malghe e agriturismi. «Sono senza telefono fisso perché la rete è stata danneggiata, mentre i ponti dei cellulari sono saltati per il vento forte di lunedì sera e di fatto se dovesse succedere qualcosa, non si è nemmeno in grado di poter chiamare aiuto» riferisce Dal Mas. La caduta degli alberi ha anche danneggiato la rete dell'energia elettrica. Da lunedì sera c'è un blackout generale. «Anche il Cansiglio è stato flagellato dal maltempo. Le strade sono state riaperte, ma mancano ancora l'energia elettrica e le linee telefoniche. Il Bar Bianco è chiuso» testimoniava ieri mattina il Centro Caseario Cansiglio. Chi ha un generatore va avanti, ma è comunque difficile. «Servono generatori, altrimenti tutte le attività rimarranno a lungo bloccate prosegue Dal Mas -. In questi giorni di festa e di ponte, in Cansiglio erano attesi molti turisti. Tutte le prenotazioni nelle malghe e negli agriturismi sono state cancellate».

I DANNI
E addentrandosi nella foresta, fatta prevalentemente da abeti bianchi, abeti rossi e faggi, gli alberi caduti non si contano da quanti sono. A centinaia a terra, dopo le potenti raffiche di vento di lunedì sera, che mai qui aveva soffiato così forte. Molti alberi, inoltre, sono caduti travolti da altri. La conta dei danni è appena partita. Veneto Agricoltura, che gestisce l'area del demanio forestale regionale, si è già attivata per censire i danni patiti dal patrimonio boschivo dopo aver rimosso tutte le piante che ostacolavano il transito sulle strade della piana e dintorni. Dai primi sopralluoghi effettuati dal personale dell'Agenzia regionale, le aree più danneggiate risultano essere quelle attorno alla località Pian Canaie, Vivaio, la zona soprastante Pian Osteria e l'area del Palughetto, dove gli schianti di faggi, abeti bianchi e abeti rossi, sono rilevanti. I danni patiti sono davvero ingenti. Ci vorranno forse anni per ripulire e sistemare la foresta dagli alberi caduti per il vento. E a valle, rimangono attivi a Vittorio Veneto e nei comuni limitrofi i Centri operativi comunali in allerta rosso fino al primo pomeriggio di oggi. Ieri il maltempo a Vittorio Veneto non ha fatto nuovi danni. «Abbiamo tenuto sotto controllo il Meschio, ho girato in auto la Val Lapisina e non ho riscontrato nuove criticità raccontava ieri pomeriggio il sindaco Roberto Tonon -. Mi auguro che l'allerta non venga ulteriormente prolungato dalla Regione, è da sabato mattina che il nostro Coc è operativo h24».
Ultimo aggiornamento: 3 Novembre, 10:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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