VALVASONE ARZENE - Costernazione e dolore ha provocato nella comunità di Valvasone l'improvvisa scomparsa a 53 anni dell'architetto Ivan Luigino Castellan, già assessore comunale. Un malore in casa nella mattinata di ieri gli è stato fatale, vani i soccorsi prestati dalle persone presenti. Lascia la moglie Aurica e i due figli, ancora in età scolare.
SULLE ORME DEL PADRE
Ivan aveva vissuto profondamente la vita della cittadina: dapprima come geometra in forze allo studio del padre, Antonino Castellan, poi come libero professionista dal 2005 con uno studio specializzato nella progettazione architettonica per lavori pubblici e privati. Laureato in architettura alla facoltà di Venezia con una tesi sul Palazzo di Diocleziano a Spalato, conseguì immediatamente l'abilitazione seguendo inoltre una serie di corsi abilitanti sempre a Venezia. Per il professor Gori divenne anche assistente, nel corso sulle strutture speciali. Per un paio d'anni aveva anche insegnato educazione tecnica alle medie Partenio di Spilimbergo e all'Istituto tecnico parificato per Geometri Cavalli Conti di Pordenone.
IL DOLORE DI MAURMAIR
«Non posso che esprimere tutta la mia costernazione e il mio profondo dispiacere per questa mancanza improvvisa afferma il sindaco Markus Maurmair sono notizie che non vorresti mai commentare, dato che in particolare Ivan era stato al mio fianco nella mia prima esperienza come sindaco, dal 2009 al 2014, come assessore esterno».
Dal 2014 Ivan Castellan era uscito dalla politica attiva per dedicarsi alle attività professionali, sempre mantenendo contatti con il mondo delle associazioni valvasonesi, fra tutte quelle calcistiche. «Questo pur continuando a darmi indicazioni su quello che riteneva più importante nella gestione del Comune e degli edifici pubblici aggiunge il sindaco - vista la sua esperienza lavorativa».
Ha avuto incarichi come addetto alla sicurezza e alla prevenzione antisismica. Nelle attività che svolgeva amava essere preciso e si era ritagliato un ruolo nella giunta comunale per evidenziare le sensibilità legate alla tutela dell'ambiente con particolare attenzione al Tagliamento. «Ritengo che abbia rinunciato a proseguire nell'avventura amministrativa riflette Maurmair perché aveva deciso di porre al centro dei suoi impegni la famiglia, una scelta che lo vedeva felice anche per il suo modo di stare insieme alle persone più care e agli amici. L'ultima volta l'ho visto mercoledì mattina, mentre osservava con commozione l'epigrafe esposta in centro, sicuramente relativa alla morte recente di una nostra concittadina. Una immagine che lascia davvero costernati e produce in me estrema tristezza».