Vittoria, una malattia rara le ha spento il sorriso a 5 anni

Mercoledì 26 Agosto 2020 di Emanuele Minca
Vittoria, la bimba di 5 anni uccisa da una malattia rara
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ZOPPOLA - Zoppola piange la sua piccola guerriera. Vittoria Marti, 5 anni, a causa di un tumore al tronco encefalico si è spenta ieri pomeriggio, a pochi giorni dal compleanno. Per lei si erano mosse tante persone per raccogliere fondi per darle un’ultima speranza, quella di poter essere operata. Ma non c’è stato nulla da fare.

I GENITORI
La mamma Alessandra e il papà Adriano, genitori anche di un bimbo, hanno affidato ai social tutto il loro dolore, racchiudendo in queste parole la loro disperazione: «La nostra super guerriera ha guadagnato le ali da angioletto. Ci ha lasciati soli. Ci ha spaccato il cuore. Ti prego corri felice adesso, senza più nessuna sofferenza». Martedì c’era stato un peggioramento delle condizioni della piccola, poi l’ennesima tac in ospedale. Ore di attesa, fino a quelle parole comparse sui social e poi sulla pagina “Insieme per guarire” che la mamma Alessandra Attanasio ha creato nei mesi scorsi per dare voce e speranza al caso di sua figlia. Il post, accompagnato dall’immagine di una macchina elettrica per bimbi, racchiudeva il sogno della piccola Vittoria.

IL REGALO DI COMPLEANNO
«Era il regalo che desideravi tanto - ha spiegato la mamma -. Da mesi ci pregavi per ricevere la macchina elettrica. Ringrazio tutte le mamme dei tuoi compagni che sono riusciti a realizzarlo. Doveva essere una mega festa domenica per il tuo compleanno, era tutto pronto, con la sorpresa. E adesso siamo qui con il cuore in gola contando le ore che ci mancano al nostro ultimo saluto. Cuoricino mio non doveva finire così». Ieri pomeriggio il cuoricino della piccola si è fermato, creando grande commozione in paese. Il sindaco, Francesca Papais, a nome della comunità, si è stretta alla famiglia.

UN MALE RARO
Quello che aveva colpito Vittoria nei mesi scorsi era un Dipg ovvero il glioma diffuso del tronco encefalico. Un male raro: sono circa 10 i bambini che in Italia si ammalano ogni anno di questa patologia e al momento non esistono al mondo cure mirate. Dalla scoperta del male è cambiata per sempre la vita di tutta la famiglia: per la piccola Vittoria che necessitava di continui ricoveri, mentre la Dipg cresceva; per la mamma Alessandra, operatrice oss, da mesi a casa per accudirla; per il papà Adriano, militare di stanza al 132 Reggimento Carri di Cordenons. In Italia il glioma diffuso del tronco encefalico è inoperabile e così la mamma aveva cercato all’estero, contattando luminari in Germania e negli Stati Uniti, e al contempo chiesto aiuto per finanziare un’operazione che sarebbe stata costosa. La solidarietà aveva superato ogni aspettativa: sono stati raccolti decine di migliaia di euro. Ma nessuno s’era l’era sentita ancora di operare Vittoria. La speranza però restava grande e i genitori hanno continuato fino all’ultimo a cercare una strada da percorrere. 
Ultimo aggiornamento: 22:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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