MANIAGO (Pordenone) - I carabinieri del reparto operativo del Comando provinciale di Pordenone, hanno individuato una cittadina originaria del Bangladesh di 33 anni, residente a Maniago, che aveva creato a casa sua una attività di scuola. La 33enne bengalese non aveva alcun titolo specifico per esercitare la professione di docente o semplice educatrice.
In questa scuola la donna insegnava i fondamenti del Corano e della lingua araba con lezioni che prevedevano l’uso quotidiano di ripetute punizioni corporali, tra cui l’utilizzo di bastoni di legno con i quali percuoteva violentemente gli alunni, tutti di nazionalità bengalese e di età compresa tra i 3 e i 10 anni.
La donna, indagata per i reati di maltrattamento di minori e di esercizio arbitrario di professione, è stata sottoposta alla misura coercitiva del divieto di espatrio e dell’obbligo della presentazione alla polizia giudiziaria, misura emessa dal Gip del Tribunale di Pordenone martedì 13 febbraio scorso.
Nell'ordinanza del Comune di Maniago con cui si vieta l'attività all'interno dell'appartamento di un condominio situato nella zona centrale della città, si legge che i "discenti" erano fino a 16 contemporaneamente, in una stanza di soli 14 metri quadrati. I locali sono stati chiusi già dallo scorso 2 gennaio, anche se l'indagine si è completata soltanto negli ultimi giorni, con le disposizioni del Gip che sono state firmate il 13 febbraio.
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