Un altro lupo è stato travolto e ucciso sulle strade del Friuli. È successo sulla statale Pontebbana, al bivio di Ospedaletto, mercoledì mattina.
I FATTI
È stato documentato che ha cercato più volte di attraversare il Tagliamento, ma il livello dell’acqua deve averlo scoraggiato. Anche mercoledì deve aver cercato di raggiungere il fiume, ma attraversando la Pontebbana è stato travolto da un veicolo, forse un mezzo pesante. I suoi resti e il radiocollare sono stati recuperati e consegnati all’Università di Udine, che adesso è in contatto con i colleghi sloveni. «Jelko - conferma il professor Hubert Potočnik - dalle informazioni che abbiamo e secondo quanto raccolto dal Parco naturale Prealpi Giulie e dalla stazione Forestale di Resia, era da solo. Poiché è appena iniziato il periodo dell’accoppiamento, probabilmente cercava una compagna e l’ha cercata al di fuori del suo territorio. Noi abbiamo ottimi rapporti con molti ricercatori ed esperti italiani. Il professore Stefano Filacorda sta svolgendo un’attività di ricerca su orsi e sciacalli dorati nell’area in cui si era insediato Jelko, ci ha offerto aiuto e collaborazione, come la ricerca e l’analisi delle sue prede e dei suoi movimenti. È stato lui il primo a informarci sul destino di Jelko».
I ricercatori sloveni l’avevano chiamato Jelko (abete) perché la zona in cui gli era stato applicato il Gps era un bosco di abeti. È stato il primo lupo radiocollarato nell’ambito del progetto Life WolfAlps Eu, ha fornito importanti dati sui movimenti e le attività dei lupi, dati che saranno utilizzati per gestire il conflitto tra predatori e attività di allevamento nella regione alpina slovena. È il terzo lupo investito e ucciso nel giro di poche settimane: il primo era stato recuperato lungo la strada tra Enemonzo e Socchieve, il secondo a Rateče, appena oltre il confine di Fusine.