Luigi, fantino di 23 anni, in Slovacchia in sella per la nazionale

Giovedì 24 Agosto 2017
Luigi Polesello
SACILE - Da Sacile a Dublino con la nazionale italiana di equitazione, nella specialità salto ostacoli. E non solo a Dublino, ma in giro per il mondo: dove la Nazionale chiama, la passione risponde.
Luigi Polesello, 23 anni, abita a Sacile. Studia economia aziendale all'università a Pordenone, ma fin da bambino, a chi gli chiedeva che cosa volesse fare da grande, lui rispondeva: «il fantino». Oggi la passione di Luigi ha contagiato anche la sua famiglia, tanto che si allena nel maneggio che sua madre, Ancilla Antonel, ha creato sette anni fa a Prata.
«Tutti si sono sempre chiesti da dove venisse questa mia passione per i cavalli, che nessuno in famiglia aveva - racconta Luigi -; eppure quello era il mio sogno, anche perché amo gli animali, in particolare i cavalli».
Dopo qualche anno, i genitori di Luigi si convinsero e lo portarono in un maneggio. Fu allora, da quando aveva nove anni, che la passione di Luigi è sbocciata, fino a diventare vero talento. «Dal 2012 ho cominciato a partecipare a gare agonistiche importanti, finché dal 2014 sono riuscito a ottenere dei buoni risultati, grazie anche ai cavalli che me lo hanno permesso. Ho partecipato a gare internazionali e sono stato convocato dalla nazionale italiana, in Slovacchia, Norvegia, Danimarca, a Lisbona e a Verona alla Fiera dei Cavalli; dal 31 agosto in occasione dello Csio3 sarò in Slovacchia a Samorin, con la mia squadra».
Un mese fa Luigi ha ricevuto una telefonata importante che lo ha portato, dal 10 al 13 agosto, a partecipare a Dublino a uno dei concorsi più importanti al mondo di equitazione, nella nazionale. «Quando la nazionale chiama, io parto. Non esistono per me ferie o giorni di vacanza. A Dublino ho vissuto una bellissima esperienza - racconta Luigi - sono partito con i miei due cavalli, il tecnico che mi segue e la squadra, di cinque componenti. Io ero il più giovane e l'unico della nostra regione: gli altri hanno più di 40 anni e vengono per lo più dalle zone di Bergamo e Milano. L'emozione era tanta, soprattutto durante la parata di presentazione di tutte le nazioni. Avevamo un pubblico di 30 mila persone, che aspettavano solo noi, e abbiamo sfilato un'ora al suono degli inni. Un'emozione da pelle d'oca».
Luigi è iscritto all'università, ma il suo vero lavoro è quello del salto ostacoli: «Mi alleno almeno sette ore al giorno, tutti i giorni, non esistono ferie o festività, soprattutto nel momento clou delle gare, quando devo per forza accantonare lo studio per dedicarmi interamente alla preparazione».
Ultimo aggiornamento: 25 Agosto, 09:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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