PORDENONE - A Pordenone aveva trovato lavoro, amicizie e si era fatto voler bene da tutti. «Un ragazzo meraviglioso», è il ricordo del dottor Paolo Ubiali, dirigente del Dipartimento di Chirurgia generale, il reparto dell'ospedale Santa Maria degli Angeli dove il 28enne abruzzese Lorenzo D'Alonzo lavorava da un anno come operatore socio sanitario. «Si era integrato benissimo con gli infermieri e gli altri operatori socio sanitari - prosegue il medico - Gli piaceva il lavoro, era sempre disponibile con i malati ed era buono, sì, era un ragazzo molto buono. Siamo tutti choccati da quello che è successo, siamo molto vicini alla famiglia».
Il personale infermieristico, con il quale il giovane lavorava a stretto contatto in ospedale, non si dà pace. «Da lui non abbiamo mai ricevuto un no - sottolineano - Finché non aveva finito il suo lavoro non mollava, si fermava oltre l'orario senza problemi ed era sempre premuroso con i malati, aveva sempre una parola buona, era un ragazzo paziente». Finito il turno inforcava la sua bicicletta nera e si dirigeva verso viale Grigoletti, dove aveva trovato un appartamento in affitto. Percorreva la ciclabile fino all'altezza di vicolo Andrea Galvani, ancora un paio di pedalate era arrivato davanti a casa, come l'altro ieri sera, quando è stato travolto da una macchina.
I colleghi della Chirurgia ieri si sono riuniti affidando a uno scritto il ricordo per un giovane che ha dato tanto al reparto e ai pazienti. E che avrebbe continuato a dare, perché l'Azienda sanitaria Friuli Occidentale gli aveva appena rinnovato il contratto di lavoro per un altro anno. «Lorenzo - lo ricordano i colleghi - era un ragazzo solare, amichevole, positivo e pieno di iniziative, disponibile sia per i pazienti che per gli amici. Portava sempre una ventata di allegria quando entrava in qualsiasi luogo ed era felice perché il contratto gli era stato rinnovato per un anno. Era felice di restare con noi in reparto. Lorenzo era un ragazzo buono, aveva molti progetti per il futuro e si era appena iscritto a un corso di teatro a Pordenone. Aveva legato con tutti noi, ci mancherà tantissimo, lascia un vuoto incolmabile nel reparto di Chirurgia, lo porteremo sempre nel cuore».
Lorenzo D'Alonzo era originario di Atessa, località con poco più di 10mila abitanti in provincia di Chieti.