PORDENONE - Una storia degna della trama di un film alla Pulp fiction: una cena di Natale durante la quale sono tutti più buoni, una lite iniziata con insulti alla cuoca sulla qualità del cibo presentato a tavola, finita con un orecchio strappato a morsi e il sangue che dipinge di rosso la tavola imbandita. Surreale, ma vera. Talmente vera da essere costata un'accusa di lesioni gravissime a Vasile Fronea, 51enne di origine romena residente a Pordenone che martedì, 6 settembre, difeso dall'avvocato Alessandro Magaraci, ha patteggiato davanti al gup Monica Biasutti un anno e 4 mesi di reclusione, pena sospesa. Per la cronaca, l'orecchio mozzato dai denti del 51enne era stato posto sotto sequestro dal pubblico ministero. Si trattava infatti della prova principe che è servita al perito incaricato, il medico legale Giovanni Del Ben, per stabilire con precisione l'accaduto. Lesione da morso con esiti dismorfici permanenti ed evidenza di amputazione/mancanza del padiglione auricolare sinistro.
LA FESTA
È il 26 dicembre 2020, si festeggia il Natale a casa di amici comuni, in un'abitazione in città.
IL MORSO
Quando vede che l'uomo che ha insultato la sua fidanzata si scaglia contro di lui, Fronea lo morde con tutta la forza che ha all'orecchio, strappandoglielo letteralmente con i denti. Una scena cruenta con il sangue che schizza sul tavolo imbandito della festa e il padiglione auricolare che non è più al suo posto. «Legittima difesa», ha detto successivamente Fronea, tesi che nessuno ha nemmeno preso in considerazione. Ovviamente la cena è finita al pronto soccorso per uno e con una denuncia per l'altro. La vittima ha riportato lesioni permanenti e nel frattempo è iniziato l'iter giudiziario. Il pm aveva ipotizzato il reato di cui all'articolo 583 quinques del codice penale (Chiunque cagiona ad alcuno lesione personale dalla quale derivano la deformazione o lo sfregio permanente del viso e' punito con la reclusione da otto a quattordici anni), reato che poi è stato riqualificato in lesioni gravissime.