Lavoro, non mancano solo medici e infermieri: caccia anche a farmacisti e biologi

Lunedì 25 Aprile 2022 di D.L.
Farmacista
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Che sia difficile trovare infermieri e medici è emerso con drammatica evidenza nel due lunghi anni di emergenza pandemica.

Così come la difficoltà di trovare addetti nel settore del terziario e del turismo è cosa nota in queste settimane in cui riparte la stagione. Ma l'emergenza sanitaria ha messo in luce anche diverse altre carenze nel mercato del lavoro delle professioni sanitarie: a essere in enorme difficoltà sono anche le farmacie. I farmacisti - ma anche i biologi e altri specialisti in scienze della vita - sono diventati ormai merce rarissima.

CAMBIO DI RUOLO
Una difficoltà che si era già percepita prime dell'arrivo del Covid ma che con l'emergenza è decisamente aumentata. La domanda di giovani farmacisti è ormai decisamente superiore a quella che è l'offerta. E sono moltissime le farmacia che in Friuli Venezia Giulia stanno cercando laureati in Farmacia che non si trovano e che vengono contesi spesso anche con incentivi e bonus. Un problema che, però, non è solo del nostro Paese, ma è diffuso anche in altri Paesi europei. Il lavoro del farmacista è radicalmente cambiato, e questo cambiamento ha subito una fortissima accelerazione negli ultimi due anni. Ora i farmacisti si aspettano un riconoscimento come professionisti al servizio della sanità pubblica e non come semplici venditori di farmaci.
«In effetti - conferma Francesco Innocente, presidente di Federfarma del Friuli occidentale - l'emergenza sanitaria legata alla pandemia ha cambiato il volto delle farmacie e quindi anche dei professionisti che ci lavorano. Trovare laureati in Farmacia è diventato davvero una cosa molto difficile. Ormai la domanda è decisamente superiore all'offerta. E per molte farmacia questo sta diventando un problema. Perché abbiamo dovuto, e dobbiamo ancora in questo momento, svolgere servizi che prima non si facevano. Basti pensare ai tamponi, per i quali stiamo registrando un nuovo forte aumento nelle ultime due settimane. E alle attività legate alla prenotazioni dei vaccini. Senza contare l'attività di Centro prenotazione che era precedente alla pandemia. Speriamo che - conclude il presidente - con il nuovo contratto nazionale che la categoria sta predisponendo ci sia un incentivo in più. Ma il problema è legato anche al numero basso di laureati che escono dalla facoltà di Farmacia».
Il problema della carenza di farmacisti era emerso anche nell'ultimo rapporto Excelsior di Unioncamere che evidenza come in Friuli Venezia Giulia nel mese di aprile sia ancora forte la difficoltà ne reperire alcune figure professionali, nonostante il clima di crisi internazionale dovuto alla guerra in Ucraina stia un po' raffreddando la corsa alle assunzione da parte delle imprese.

IL BORSINO
Nel borsino delle professioni più difficili da trovare (oltre a farmacisti e biologi) le figure per cui la difficoltà supera la soglia del 65% (stando al sondaggio del rapporto Excelsior) sono nell'ordine: personale generico nell'edilizia, (circa il 96% delle imprese interpellate sostengono di avere problemi a reperire manodopera, un problema che mette a rischio i cantieri), tecnici della sanità e dei servizi sociali, operai specializzati dell'industria del legno e della carta, operai specializzati in altre attività industriali nella manifattura.

 

Ultimo aggiornamento: 26 Aprile, 11:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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