Il Friuli Venezia Giulia supera nel primo semestre dell'anno i livelli precedenti al Covid sul fronte delle assunzioni registrandone 18.500 in più, stando ai numeri diffusi dal ricercatore dell'Ires Fvg Alessandro Russo che ha rielaborato dati Inps.
TERRITORI
Trieste (+39%) e Udine (+29,5%) registrano gli incrementi maggiori mentre a Pordenone (+20,8%) e a Gorizia (+18,9%) gli aumenti sono comunque rilevanti, anche se inferiori. L'area isontina è quella dove l'aumento delle assunzioni a tempo indeterminato è stato più sostenuto (+58,4%). Russo nel suo report evidenzia che nella provincia giuliana si riscontra la percentuale più elevata di rapporti a termine (il 46,2% del totale nei primi sei mesi dell'anno), vista la spiccata vocazione terziaria del tessuto produttivo locale, mentre i contratti stagionali sono particolarmente diffusi nelle località turistiche delle province di Udine e Gorizia (in entrambi i casi danno conto di circa un quinto del totale). La provincia di Pordenone è infine quella dove sono più frequenti i rapporti di lavoro in somministrazione (30,1% del totale), alla luce della notevole specializzazione manifatturiera.
DIMISSIONI
Tra gennaio e giugno 2022, rivela ancora l'indagine dell'Ires Fvg, sono aumentate anche le interruzioni dei rapporti di lavoro (da 49mila a 68mila, quasi il 40% in più). Le dimissioni dei lavoratori sono sempre più diffuse e costituiscono la motivazione di gran lunga principale della conclusione dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato. Nel 2014 le dimissioni davano conto di poco meno della metà di tutte le cessazioni a tempo indeterminato mentre a partire dal 2021 la loro incidenza ha superato il 75% (75,7% nei primi sei mesi del 2022). In provincia di Pordenone nell'ultimo biennio questa incidenza ha superato l'80% ed è una tra le più elevate d'Italia assieme a tre province venete: Treviso, Vicenza e Belluno. Le cessazioni di natura economica hanno un peso sempre minore: da quasi il 40% nel 2014 a valori vicini al 10% nell'ultimo triennio, anche per effetto del blocco dei licenziamenti che era stato deciso dal Governo. É invece aumentato il peso dei licenziamenti disciplinari dei lavoratori a tempo indeterminato (dal 2,5% del totale nel 2014, all'attuale 6,1%).
PARTITE IVA
Il numero di aperture di partite Iva è diminuito del 21,8% rispetto al primo semestre 2022. L'area giuliana è l'unica che mostra un incremento (+6,9%). Il calo si è concentrato nella provincia di Gorizia (-68,9%), che l'anno scorso aveva registrato un anomalo aumento di aperture da parte di soggetti non residenti operanti nel commercio online.
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