Quel verde lago tra i monti che nasconde un paese sommerso

Mercoledì 17 Gennaio 2018 di Paola Treppo
La magia del lago di Tramonti e il suo paesino sommerso 
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TRAMONTI DI SOPRA e DI SOTTO (Pordenone) - Se si unissero, fusi in un unico Comune, Tramonti di Sotto e Tramonti di Sopra, sulle montagne del pordenonese, andrebbero a creare il Municipio territorialmente più esteso della regione Friuli Venezia Giulia. Tanto sono immense queste terre. Il loro è un fascino sottile, fatto di sfumature e sensazioni, di colori che mutano col passare delle ore, con i boschi che si trasformano completamente da una stagione all'altra.
 

 


Campone: il paese senza sole
I suoi piccoli e piccolissimi borghi sono poco abitati o spopolati del tutto, ma molto curati. Alcuni restano in ombra per gran parte della stagione fredda, come il freddo paesino di Campone che si incontra imboccando la via che da Pradis di Clauzetto porta al lago di Redona: 15 chilometri di strada nel bosco, con le rosse rocce di ripidi versanti, tra boschi silenziosi puntellati di massi affioranti tra le foglie secche. Le case sono in pietra e le piccole località si animano solo d'estate; d'inverno regnano il gelo, l'ombra, la brina, la neve che non si scioglie più quando cade. 

Percorrendo il torrente Chiarzò
​Campone, oggi e come tanti decenni fa, è il punto di riferimento di tutta questa vallata sconosciuta e rimasta intatta. All'inizio del secolo scorso aveva 258 abitanti; adesso le sue anime si contano, forse, sulle dita di una mano. Percorrendo il torrente Chiarzò si arriva al lago di Redona, che si spalanca tra le montagne di Tramonti, tra i monti, appunto. Il colore delle sue acque ha tutte le sfumature del verde e nasconde un segreto: un piccolo paese sommerso che ogni tanto riaffiora. 

I tre grandi laghi
I tre grandi laghi artificiali della Val Tramontina rendono unico questo territorio. Costruiti negli anni Cinquanta, hanno tre scopi: produrre energia elettrica, trattenere l’acqua in periodo di grosse piene, alimentare il sistema d’irrigazione per le coltivazioni della pianura. Negli ultimi anni sono diventati anche motivo di attrazione turistica. Per chi non arriva da Pradis di Clauzetto, passando Campone, ma da Meduno, incontra per primo il lago di Redona, costruito con lo sbarramento del fiume Meduna, nella stretta del Ponte Racli; la sua capacità è di 23 milioni di metri cubi d’acqua.

Le borgate sommerse 
La costruzione del lago ha sommerso le borgate di Flors, Movàda e Redòna che, nei periodi di secca, emergono come degli scheletri a testimoniare la storia e il passato di queste terre; di solito, ma non è una regola, i resti delle abitazioni spuntano d'estate, quando piove poco. Il campanile non c'è più: è stato demolito e le sue pietre riutilizzate; restano le mura di poche case.

Le anime del lago 
Questo paese sommerso è avvolto da tante leggende e a raccontare la sua storia è Giacomo Miniutti, la cui famiglia era proprio di Movàda. Narra di un vecchio prete, il prete del lago, don Basilio, che era nato qui nel 1898. Si dice che la sua anima vaghi ancora tra i sassi di Movàda, impegnata a proteggere quel che resta del paese sommerso dalle acque. Contro di lui non solo il lago che si è inghiottito i paese ma anche una strega che vuole abbattere per sempre il borghetto e cancellare la sua storia.

I progetti di valorizzazione 
Il Comune, dal suo canto, sta pensando di installare una webcam cui collegarsi via internet da ogni dove per scoprire in diretta quando Movàda riemerge, e raggiungere così di corsa il paesino, per vederlo all'aria, per fotografarlo. Per la valorizzazione del lago, in accordo con una associazione di Udine, inoltre, per la bella stagione sarà organizzato un servizio di tuffi dalla passarella che guarda a nord del paesino fantasma. Tutto attorno al lungo lago si può passeggiare e scoprire Redona "Nuova" che conserva abitazioni tipiche del secolo scorso, molte delle quali in vendita.
Sulle mura sono state appese le foto in bianco e nero della gente che ci viveva un tempo, tra la piazzetta della fontana, la vecchia scuola e la nuova chiesa. 

Ultimo aggiornamento: 19 Gennaio, 15:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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