I lavori svuotano il lago di Barcis per l'estate, si teme la fuga dei turisti

Sabato 1 Febbraio 2020 di Lorenzo Padovan
Il lago di Barcis con il livello dell'acqua basso

BARCIS - «Il crono-programma dello sghiaiamento metterà in ginocchio la Valcellina e allontanerà i turisti per anni»: parola del “Capitano Marco” - al secolo Marco Tormen - imprenditore e consigliere comunale a Barcis. Il problema è relativo alla quota che l’invaso dovrà mantenere durante il cantiere per la realizzazione delle “spalle” del ponte che sarà costruito per i camion che in futuro porteranno gli inerti lontano dalla valle, non potendo i mezzi pesanti transitare dal paese, per la carreggiata troppo stretta.

IL MALCONTENTO
Nel 2020 si resterà sempre a 392 metri, circa 10 in meno della quota abituale: «Poco più di una pozzanghera - incalza Tormen, che da 15 anni gestisce un’attività nautica -: la gente si terrà alla larga non solo da Barcis, ma anche da tutta la valle, il prodotto turistico è unico, sotto il blasone delle Dolomiti Unesco».

Tormen è il portavoce del malcontento degli imprenditori del turismo, terrorizzati dalle conseguenze di un lago in secca per tutto l’anno: decine di migliaia le presenze e i pernottamenti che rischiano di svanire. «Nessuno contesta la necessità di sghiaiamento - precisa -, ma nella programmazione non c’è stata alcuna attenzione per le esigenze del movimento turistico. Le ruspe lavoreranno fino in autunno. Perché la Regione non ha deciso di sospendere il cantiere da giugno ad agosto salvando incassi e serenità dei villeggianti? Il problema esiste da 30 anni, tre mesi di slittamento non avrebbero fatto alcuna differenza».

Tra le attività saltate anche il Mondiale di Motonautica di giugno: «La Federazione internazionale ci aveva assegnato tre competizioni iridate - ricorda Emma De Simone, deus ex machina del Gruppo sportivo motonautico Pn - ma abbiamo dovuto rinunciare perché non ci sono le condizioni per allestire l’evento, che porta in Valcellina sportivi da tutto il mondo e garantisce un ottimo indotto. Dopo lo stop dello scorso anno per colpa della tempesta Vaia, speriamo che il doppio rifiuto che abbiamo dovuto opporre alla Federazione non ci costi future assegnazioni».
Prova a smorzare i toni il sindaco di Barcis Claudio Traina: «Hanno tutti ragione, ma di mezzo c’è la sicurezza, che è l’elemento prioritario.

La prossima settimana saliranno in valle gli assessori regionali Scoccimarro, Pizzimenti e Riccardi per la consegna ufficiale del cantiere. Vedremo se ci sono margini per una modifica dei programmi, ma lavori per 4 milioni non si possono realizzare senza provocare disagi alla popolazione. Non avevamo alternative: il ponte deve essere pronto per l’autunno, quando potrebbero esserci nuove emergenze climatiche”.

Ultimo aggiornamento: 3 Febbraio, 11:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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