Un gruppo di ragazzini gli ruba la spesa e lui in cambio offre un gelato: «Erano più impauriti di me»

Domenica 2 Aprile 2023 di Chiara Muzzin
Gli rubano la spesa e lui in cambio offre un gelato: «Erano più impauriti di me»

SAN VITO AL TAGLIAMENTO - Ha colto in flagrante un trio di ragazzini con le mani dentro la busta della sua spesa, rubata dalla bicicletta, e invece di arrabbiarsi ha offerto loro i soldi per un gelato.

Ha scelto la via della dolcezza – senza però risparmiare ai giovani una «bella ramanzina» – Dennis Bortolus, originario di Sesto al Reghena, ma cittadino di San Vito da una decina di anni. 


I FATTI
L’episodio è avvenuto nei giorni scorsi in piazza del Popolo. A raccontarlo è lo stesso Bortolus, che ha voluto condividere la vicenda con i suoi concittadini. «Giovedì sera, verso le 20 – scrive l’uomo –, un gruppetto di tre ragazzini di 12 o 13 anni ha pensato bene, per finire la giornata, di rubarmi il sacchetto della spesa che avevo lasciato nel cestino della mia bici, che avevo legato per un istante in piazza a San Vito». Dennis aveva parcheggiato nello spazio apposito situato vicino al colorificio e alla pasticceria, ma ha rivisto la borsa con la sua spesa dalla parte opposta del centro storico, nei pressi della chiesa, frugata dai ragazzi. «È successo tutto in cinque minuti – spiega –: il tempo di bere un caffè con un mio amico in un bar in piazza. Uscito dal locale, nel giro di poco tempo ho scovato il gruppetto che si spartiva il malloppo». Pochi i prodotti presenti nella borsa, riconoscibile per via della scritta del supermercato: una bottiglia d’acqua, un succo di frutta e una scatola di olive ascolane. I tredicenni non si sono accontentati e hanno preso anche il pane, tenuto fermo dal portapacchi della bici. «Pane che poi hanno buttato via», precisa Bortolus. L’uomo conosce di vista i tre ragazzini, italiani e residenti nella zona. «Voi cosa avreste fatto? – chiede Dennis sui social ai sanvitesi –. Io, mantenendo la calma e senza insultarli, mi sono limitato a fare loro una bella ramanzina, svergognandoli uno davanti all’altro e mettendoli di fronte alle proprie responsabilità. Li ho fatti riflettere sulle conseguenze del loro gesto e sul dispiacere che avrebbero dato ai genitori». «Senza minacciarli – continua Bortolus – ho chiesto loro: “Cosa faccio? Chiamo le forze dell’ordine?” Ovviamente mi hanno pregato di non farlo. Uno di loro si è messo a piangere, e ci sono rimasto male anch’io. Tutti si sono scusati giurando di non mettere più in atto un comportamento del genere». Il perdono, ma anche la lezione. «Per quanto io non abbia alzato i toni – racconta Dennis – li ho comunque sgridati e invitati a ragionare. Sono ragazzi che hanno fatto il gesto più per noia che per un reale bisogno, tant’è che hanno sprecato il pane buttandolo». 


IL MESSAGGIO
Rivolgendosi di nuovo ai concittadini, Bortolus aggiunge: «non voglio insegnare a fare i genitori. Ma seguite di più i ragazzi. Siamo stati giovani anche noi. Dalle piccole bravate si può cadere in tentazioni peggiori, che ti rovinano». La storia raccontata da Dennis ha suscitato molto interesse sul gruppo: centinaia i “mi piace” e decine i commenti. In tanti hanno espresso solidarietà all’uomo e apprezzamento per la reazione clemente. «La sua risposta a questa bravata è stata encomiabile – scrive qualcuno –. Più di ogni punizione, preferisco il dialogo, con la speranza che dall’altra parte ci sia predisposizione d’animo ad accettare consigli. Grazie per questa lezione di educazione e civiltà». Non mancano, ma risultano in minoranza, i commenti di chi avrebbe scelto una linea più pesante, dalla chiamata ai carabinieri a «due bei ceffoni da parte dei genitori». E i cinque euro che Dennis che aveva offerto ai ragazzi per il gelato? «Erano così avviliti e imbarazzati che non sono riusciti ad accettarli».

Ultimo aggiornamento: 3 Aprile, 10:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci