Isaia Gasparotto è stato radiato da Confindustria Alto Adriatico. Il presidente di Ambiente Servizi, la società a partecipazione pubblica che si occupa della raccolta dei rifiuti solidi urbani, è stato "cacciato" dall’associazione di categoria imprenditoriale. Una decisione presa (quasi all’unanimità) venerdì sera dal Consiglio generale di Confindustria: i membri, dopo aver valutato le condotte degli ultimi giorni di Gasparotto, hanno rilevato violazioni «gravi» allo statuto del codice etico. Un episodio che ha lasciato il segno: in 50 anni di storia di Confindustria, infatti, non si ricordano situazioni analoghe. Del resto, però, c’era da aspettarsi che l’associazione di categoria, che riunisce gli imprenditori di Pordenone, Gorizia e Trieste, prendesse il più rigido dei provvedimenti nei confronti del presidente di Ambiente Servizi dopo l'attacco personale mosso nei confronti di Michelangelo Agrusti, numero uno di Confindustria, sul caso dell’ampliamento di Kronospan.
LE ACCUSE AD AGRUSTI
Nei giorni scorsi Gasparotto, con una lettera rivolta al Consiglio direttivo, ai vice presidenti del Consiglio, al Comitato etico e al Collegio dei revisori dei conti di Confindustria Alto Adriatico, aveva chiesto un intervento nei confronti Agrusti, colpevole, a suo dire, di essersi impegnato «a telefonare a tutti i sindaci soci di Ambiente Servizi per tentare di delegittimante lui stesso, anche utilizzando risibili valutazioni personali e familiari. Non si è mai visto che un presidente di un'associazione lavori per delegittimare un socio - diceva nella missiva - che diversamente da Agrusti, che ha chiuso la sua impresa, ha dato vita a un’azienda tra le migliori in Italia per i risultati raggiunti sulla vera economia circolare e che occupa circa 200 dipendenti».
Il rapporto tra Gasparotto e Agrusti, uniti da un legame storico, si è dunque trasformato e sono diventati nemici.
IL CODICE ETICO VIOLATO
«Da Confindustria – ricorda Agrusti – non è stato radiato Ambiente Servizi ma il suo presidente che, come rilevato dal Consiglio generale, ha violato il codice etico da lui stesso sottoscritto come socio. Lo ha infranto sia nelle forma che nei contenuti. Nulla di personale con lui, ci mancherebbe: ora Gasparotto potrà esprimere tutte le sue idee, ma non più da rappresentante di Confindustria». Una decisione sofferta, quella di radiare il presidente di Ambiente Servizi, ma impossibile da non prendere: «Provo dispiacere e un forte disagio - sono le parole di Agrusti - ma le regole vanno rispettate. Io, a differenza sua, non l’ho mai attaccato sul personale. Confindustria sostiene il diritto di un’azienda di fare industria e lo farà sempre. A Gasparotto chiedo: perché così tanto accanimento nei confronti della Kronospan, quando nella Zipr sono prossime a insediarsi altre due aziende?».
LA DIFESA
Il presidente di Ambiente Servizi si difende: «Sono stato radiato da Confindustria - spiega - senza poter essere ascoltato.